Trattengo spesso il respiro, certe apnee mi bruciano il petto. Trattengo lacrime, forse per quello ho la cellulite, bisogna buttarli fuori i liquidi, ché poi gonfiano. Trattengo sentimenti, ma solo quelli negativi, non li voglio e non li esprimo. Come se tenendoli dentro facessero meno male. Ne fanno di più, invece. A me. e poi?
Ragazze innamorate.
Dalia ha 2 anni tondi. Tondi come il suo musetto impertinente. Ciuccio calzato di lato, come la sigaretta stanca dei vecchi western. Arriva correndo nella sabbia già calda, urlando "cotaaa! cotaaaa!" (trad.it. "scotta") sotto l'ombrellone.Poi lancia uno sguardo fugace all'ombrellone della fila davanti. Lui c'è. Gli lancia qualche sguardo languido. Diego si stacca dalla gonna di mamma e le corre incontro. Le mani paffutelle di lui afferrano le guance paffutelle di lei. Dalia lancia il ciuccio oltre i lettini della fila dietro. Diego le scocca un bacio rumoroso sulla bocca, poi scappa a e poi?
Colmare.
In questi giorni lavoro e lo vedo proprio poco. Ma lui è lì, e io lo so.Già questo mi allevia la fatica di lavorare, che in genere per me fatica non è.Non: lavorare stanca. Lavorare, (già) stanca, è il problema.Poi di notte sento la sirena della nebbia. U-hu, u-hu, u-hu.E penso che il riposo sta per arrivare. Che il mare è lì, che mi aspetta, a 364 passi da qui.#colMare (anche un po' #comare)Un'amica, su Facebook, ha lanciato questo appello:Cercasi amici che, tra il dire e il fare, mi raccontino il mare. #colMAREQuesta è stata la mia risposta, peccato che altri amici non abbiano colto e poi?