Di libri belli e di sogni brutti
Sono finalmente tornata a casa, dopo un lungo soggiorno nella casa al mare di mia zia. Agli Hamptons, come dice la mia amica Monica. Alle Everglades direi io, visto la palude e le zanzare. Ma senza coccodrilli.La routine con le due bimbe comincia a ingranare, tanto che sono riuscita anche a leggere un libro. Un libro bello bello. Ma che mi ha risvegliato pensieri proprio brutti. Dopo tanto silenzio torno svestita della mia solita pollyannitudine e vi racconto i miei sogni brutti. Vogliatemi bene lo stesso.Il libro in questione è “Fai bei sogni” di Massimo Gramellini. Non sono solita leggere i e poi?
Benvenuto piccolo fiore
Nuovi orizzonti.
Sabato il mio compagno si è impietosito e ha portato Alice, me, la mia pancia e i miei piedi a vedere il mare.Innanzitutto vorrei farvi notare come, a un mese dal parto, i miei piedi siano ancora sgonfi. Non so quanto durerà però, aspettiamo il caldo prima di cantare vittoria.Il tempo non era dei migliori, in spiaggia non c'era nessuno, e siamo rimasti solo un'ora. Ma è stato bello cambiare orizzonte.Alice giocava con il babbo e io intanto pensavo, e mi gustavo questa quiete prima della tempesta. Perché sono ben consapevole che qui, fra poco, ci sarà da ballare! Io e il mio amore, quello alto, e poi?
May all your dreams come true
May all of your dreams come true I want this for you They're gonna come true (gonna come true)Questa è la canzone che ho chiesto di mettere su, in macchina, all’alba del giorno in cui i miei sogni si stavano avverando. All’alba del giorno che in cui mi sono alzata col pancione e sono andata a letto abbracciando il mio piccolo sogno rosa avvinghiato al seno.E ho pianto, come piango ancora, a quasi due anni di distanza, al ricordo di quell’emozione così profonda, così indicibile, al pensiero che stavo per diventare madre. Nessuna paura del parto, ero ben consapevole che quello che mi e poi?
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