Oggi il blog compie un anno.Avrei voluto regalargli il passaggio su wordpress ma ancora non sono pronta. Questo è il secondo trasloco per il Lupo. Il primo è stato lungo ma indolore, ho passato tutti i post da joomla riscrivendoli, praticamente a mano (ebbene sì).Questa volta invece voglio fare il trasloco automatico, ma ho il terrore di fare errori. Vabbé.Pensavo di essere pronta, invece non trovo cose, quindi forse ricomincio da capo?Benissimo, lamentarsi non è il modo migliore di festeggiare il compleanno.Qualche regalo è pronto, partiamo da quelli.1) La bellissima illustrazione che vedete e poi?
Vita e casa.
Ho lasciato passare troppi giorni dal mio ultimo post. Ma questo è uno di quei periodi in cui per non perdere posizione devi correre. Muoverti per poter rimanere fermo.Che poi fermo non sei, ma l'apparenza è quella.Poi a un certo punto ti giri e la strada che hai fatto si vede. La senti nei piedi e nella testa.Ho consegnato il lavoro grosso a cui stavo lavorando. Grande soddisfazione e grande trepidazione la sera prima. Un po' di ansia il giorno della presentazione, salendo in macchina per le colline carsiche che da mesi descrivo-scandaglio-analizzo. La mia collega, muta.L'ansia si trasforma e poi?
#SS: un matrimonio a 100 euro, tramonti in Thailandia, amiche che tornano.
Ho letto poco in queste settimane, Feedly mi riporta un numero spaventoso di post da leggere, qualcosa tipo 558, ma se ci guardo fra 10 minuti son sicura che sono anche di più. Sob.Vi lascio con poco ma buonissimo. Buon viaggio. Caspita un matrimonio a 100 euro, con 100 invitati. 100 euro in tutto, eh. Incredibile, ma lei è incredibile: my eco-wedding. E guardate un po' il celebrante.La bellezza di questa donna, di queste foto, di questi tramonti in Thailandia...Attenzione: una sberla in pieno viso, ma assolutamente da leggere. "Onoriamo e rispettiamo i nostri corpi per quello che fanno, e poi?
Di alberi e di denti, di cose che vanno e cose che vengono.
Dico addio a un altro dente. Gli facciamo il funerale anche se è già morto. Mia nonna diceva ogni figlio un dente. Infatti sono due. Tre con Viola e il dente del giudizio, che infatti è lì che sono cresciuta, col dolore di estirpare cose a forza dal mio corpo. E vabbè. Ciao.Dico addio all'albero dei vicini, l'hanno tagliato. E ora mi accorgo come mi manca, come mi adornava l'orizzonte, come mi filtrava in filigrana il tramonto. Era un po' la mia siepe leopardiana, che da tanta parte dell'ultimo orizzonte il guardo esclude, troppo spazio aperto ora, Anche a te ciao, mi mancherai. Faccio la e poi?
A mille ce n’è, nel mio cuore di storie da narrar.
C’era una volta una bimba che era andata nella conta, nella conta di fiilaaa. Quando fa cadere in fondo gli altri bimbi colorarooonooo.Il bimbo mettò tutto in disordine con tutta la tribù, la chella, la cinzia, la sedia, la pinza, i libri, il tappeto, i calzini, il giubbotto. Lo zaino! Gli stivali, i calzotti. E basta.E niente affatto che arrivò tutti i suoi amici carli! “cosa stai facendo?” “sto mettendo una sedia qua sopra il tappeto e i calzini a volare e lo zaino a volare, e il giubbotto a volare, gli stivali a volare e i calzooottii a volaaareee. I suoi amici vanno a chiedere al babbo di e poi?
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