Scrivo talmente spesso, ultimamente, che sto per raccontare una cosa successa ad agosto. Siamo in macchina, verso il mare, io alla guida, Alice e Dalia sui seggiolini dietro. Passa il treno, che si sa, fa sempre entertainment con i bambini. "Alice, guarda, il treno!" Dico, indicando con il braccio teso verso il finestrino del passeggero. e poi?
Una tranquilla domenica da fate lurdére.
Alzarsi alle 7.20, che le altre mattine ci vogliono le bombammano a tirare giù Alice dal letto, ma la domenica no. La domenica un pugno secco sul naso mentre si stira e poi l'urlo sottovoce (questa è perversione) all'orecchio: Mammhaaahhh è luceeee, andiamo giù a fare merenda? Voglio i pandistelle. Pannnatelle! Fa eco la sorella che entra sbattendo la porta contro il cassettone, in una coordinazione (rumorosa) tra personaggi che quando la vedi nei film dici Seeee, e invece, vedi? Succede proprio così. e poi?
Allo specchio.
In queste settimane il mio pensiero vortica intorno allo specchio. Buon compleanno a te, che affondi la lingua nell’invisibile convertendo in specchio le parole. e poi?
Amare, aspettare, rispettare, addomesticare.
Mamma? Quando arriva il dado A.? Amore non lo so. Può darsi anche che non venga affatto, sai? Lui è fatto così. Dice che passa, ma poi non sempre lo fa. Mamma? Quando arriva il dado A.? Alice, non aspettarlo. Se viene, lo vedi. E sarà una bellissima sorpresa, se non lo stai aspettando. Ma a me piace aspettarlo, mamma. e poi?
Si accomodino.
Beh a quanto pare allora buon anno. Diamo il benvenuto anche a questo 2015. Anno tondo, per me che ragiono in lustri e che son lenta, quindi faccio accadere cose ogni 5 anni circa. Quest'anno compio 40 anni. Sono da 10 anni con lo stesso uomo. Alice compie 5 anni. e poi?
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