Quante gocce di rugiada intorno a me...Ottobre è un mese bellissimo. Se non fosse che ci sono più eventi che giorni nel calendario, mi piacerebbe ancora di più. Com'era il detto? Ottobre e non più ottobre, giusto? e poi?
Ho fragilità, capillari.
Ho fragilità, capillari.Mi spingono le lacrime in punta di occhi.Calcano parole dolorose in punta di dita. Premono per uscire, fanno male, pizzicano nelle unghie.Vaporizzano i pensieri, ne fanno fumo denso, acre. Mi tossisce il cervello.Mi ottundono le orecchie, sento voci indistinte, non colgo tutte le parole ma ne sento il tono astioso. Per essere fragili hanno una bella forza, contro di me.Caricano la lingua, a ondate amare. Lo stomaco brucia, i capelli si elettrizzano.Devo mettere le mani nell'acqua, i piedi sul legno, la testa nel silenzio, poi nella confusione, poi nel silenzio.Aspetto e poi?
Trenta nuove, buone nuove.
Ho 3 nuove rughe e 9 capelli bianchiHo 3 nuovi sogni e almeno 3 modi ognuno per raggiungerli, che fa 9 nuove strade da percorrereHo 3 lavori e 9 passioni3 figli, di cui uno partorito solo dalla testaIl vecchio sembra nuovo quando non lo pratichi per un po'.Il giorno del mio compleanno mi sono svegliata alle 10. Una pratica vecchia, diventata nuovissima.Nuova l'accoglienza: le candeline sul pancake, spente da giovani polmoni e cantate da vocine squittenti. Vortici e viaggi, cosa chiedere di più?A pranzo da sola con lui. Quasi una primavolta, una revirgination. Il portafoglio è stato un po' e poi?
Di alberi e di denti, di cose che vanno e cose che vengono.
Dico addio a un altro dente. Gli facciamo il funerale anche se è già morto. Mia nonna diceva ogni figlio un dente. Infatti sono due. Tre con Viola e il dente del giudizio, che infatti è lì che sono cresciuta, col dolore di estirpare cose a forza dal mio corpo. E vabbè. Ciao.Dico addio all'albero dei vicini, l'hanno tagliato. E ora mi accorgo come mi manca, come mi adornava l'orizzonte, come mi filtrava in filigrana il tramonto. Era un po' la mia siepe leopardiana, che da tanta parte dell'ultimo orizzonte il guardo esclude, troppo spazio aperto ora, Anche a te ciao, mi mancherai. Faccio la e poi?
Istantanea 13 novembre 2013, dove introduco un altro soprannome di Dalia.
Cara Dalia,la legge numero uno della mamma plurima è: NON SI FANNO I CONFRONTI.Bene. Detto questo, sono andata a rileggermi quello che avevo scritto di tua sorella più o meno alla tua stessa età. Mamma cattiva.Il fatto è che la memoria è labile. Io mi ricordavo che tua sorella alla tua stessa età era amabile come te, ma anche più tranquilla. Il babbo diceva di no.Avevo ragione io.Teniamo presente quindi che puoi ancora cambiare, e visto che tua sorella è diventata un bel peperino, come minimo tu diventi un tornado.Ma.Dalla tua hai una dolcezza e una faccina furbetta che ti fanno perdonare e poi?
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