Interno, ore 8.40 di un giorno festivo, dopo una notte insonne.Lei si sta mettendo le scarpe, lui cerca invano di domare una rissa tra due scimmie urlatrici.Lei: vado in ufficio.Lui: ma anche oggi?Lei: sì. Hai presente la storia che quando sono a casa vorrei essere in ufficio e quando sono in ufficio vorrei essere a casa?Lui: ah beh sì. La questione dei sensi di colpa.Lei: no, la questione del rompimento di palle.Il giorno festivo è la soluzione ideale. Bimbe a casa, mamma in ufficio. Da sola, nessun telefono che squilla, nessuna urgenza da risolvere per l'altroieri.Silenzio. Mi sono anche e poi?
Papà e pannolini ma anche babbo e blob, coniuge e cacca, marito e m…
Alice è venuta al mondo in mezzo alle risate (come saprete se avete letto della sua nascita).Io sono sempre stata una dalla battuta pronta, diciamo così. Ma in sala parto credo di aver dato il meglio di me. Ricordo le risate in coro di infermiera, puericultrice, ginecologo e della mia ostetrica. La sua risata sopra tutte, di quelle belle risate grasse, di pancia, sincere, che ti trascinano e ti accompagnano. Diciamo però che forse ho riso troppo, diciamo che mi sono proprio spanciata dalle risate.Che ho riso talmente tanto che avevo la bocca secca e mi hanno dato una bella flebo (poi e poi?
Caro Babbo #3
E così quest'anno mi tocca scrivere anche per quell'altra, quella che l'anno scorso era nella pancia della mamma. Perché è qua che mi dice che sei anche il suo babbo. Gliel'ho spiegato io eh, che papà vuol dire babbo, perché lei è piccola, ancora non lo sa.Questa volta prometto che non ti faccio piangere, è stato un anno duro, molto duro, almeno così dice sempre la mamma, e quindi basta, ridiamo.Ridiamo come quando tu mi fai il solletico nel collo e dopo io te lo faccio nei piedi.Come quando ci rincorriamo tutti quanti per le stanze della casa, nascondendoci dietro gli angoli e gridando e poi?
Le mie notti sono più lunghe dei vostri giorni.
Che poi invece lo so che la maggior parte di chi legge qui è nella mia stessa barca.Veh, vi nomino uno per uno: Cri? Stellina? Stefania? Caia? Roberto, per ovvie ragioni.Ma il titolo ci stava bene, anche perché è una libera interpretazione del titolo di un film di un regista polacco, di cui il Morandini, estraggo, dice "continua il suo cinema survoltato, delirante, incline al grottesco, ma qui gira a vuoto in un esercizio sterilmente formalistico".Adesso vi sembro più faiga? Se poi qualcuno sa cosa vuol dire "survoltato" senza cercarlo nel vocabolario diventa il mio eroe del giorno.Comunque e poi?