da questa parte dello specchio ti vedo bellissima
con gli occhi pronti a veder il mondo capovolto.
Chissà la tua mamma come sarà felice di vederti camminare con la testa in cielo e i piedi per terra
saltare da una parte all’altra dello specchio per guardarci tutti e farci di nuovo cominciare a sognare.
Il Bianconiglio arriva tra un po’ di tempo, passato questo momentaccio tipico del paese dove sei nata
dove l’erba cresce a tratti e la gente spesso bisticcia per niente.
Non mi dimentico di te, Alice, ti penso sempre e per te andiamo avanti.
A febbraio ti porterò un regalo grande dalla terra del Libano
per farti vedere come il mondo sia uno e non mille come vogliono farci credere.
Quei mille mondi sono le voci della gente
da ascoltare e non prendere sempre come esempio perfetto.
Solo un gioco di specchi che si va moltiplicando sempre di più.
Ti voglio bene.
A.
A. è arrivato, ma non a febbraio, a giugno. Con una donna splendida, che è diventata sua moglie in una cerimonia magica, zingara e pagana come solo lui poteva pensare, e con la notizia di una nuova vita dentro di loro.
Ciao amico caro.
Mi è dispiaciuto non poterti salutare prima di andarmene ieri, ma fra noi va così. ci si vede, ci si perde, non si riesce mai a parlare.
Ma ieri ti ho visto felice, e questo per ora mi basta.
Spero di poter un giorno ritrovare il contatto profondo di anime che un tempo, una vita fa e per breve tempo, ci ha permesso di sorreggerci l’un l’altro in momenti difficili.
In quel momento, grazie a te, sono riuscita a crescere tornando indietro, riscoprendo la mia parte più selvatica e fanciulla e liberandomi della vecchiaia che mi aveva precocemente pervaso.
Sta per iniziare per te un viaggio importantissimo. Sarà bellissimo e a piccoli tratti bruttissimo. Felicità e sconforto. Abisso e iperuranio. Non c’è nulla di simile e più grande.
Il mio pensiero ti – anzi: vi – accompagna, affettuoso, da lontano.
Sono contenta di vedere finalmente di fianco a te una Donna. Ha gli occhi intelligenti, e il sorriso aperto.
Vi abbraccio forte, col calore che solo ora, da madre, ho imparato a donare.
S’
Sono contento di non averti mai perduto, e ora so, nel momento in cui sto per incominciare un viaggio di vita vera, quanto mai come ora sia stato importante conoscerci.
Mi hai fatto un regalo bellissimo.
Martedì parto per la Palestina per finire quello che ho cominciato anni fa e torno a metà luglio. Vi mandiamo un bacio a tutti e tre, di quelli che arrivano come un soffio ma restano nell’aria per molto tempo.
Shhhhhhhhhhhhhhhhlfuuuuuuuuuuuuuuuu….
A.
Il mio amico A. è diventato padre, vorrei condividere con voi la gioia feroce che questo mi provoca, una nuova comunicazione di anime, a distanza, data da fortissime emozioni comuni, nuovamente condivise. Per farvi conoscere la magia e la poesia del mio amico A. non posso far altro che lasciare spazio alle sue parole, sempre emozionanti, perché sature di amore.
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