Devo riorganizzarmi da capo.
La mia casa sembra esplosa.
Il lavoro si accumula e sono sconcentrata.
Voglio più tempo per me.
Vorrei giocare con le bimbe serena, e non con il pensiero costante a tutte le cose che dovrei fare e non ho ancora fatto.
Normalmente mi alzo alle 7. Per le 7.30 Alice è giù fuori casa con il babbo, per le 8 Dalia dorme. A questo punto io mi preparo e vado in ufficio oppure mi siedo nel mio studio e controllo posta e social network vari, poi comincio a lavorare. Quando Dalia si sveglia la porto dalla nonna.
A mezzogiorno interrompo, le do da mangiare, mangio io e poi la rimetto a letto. Mi prendo un orzone e torno alla scrivania. Alle 4/4.30 sale mia madre o mio padre ad aspettare che Daia si svegli e io vado a prendere Alice al nido. Se ho finito di lavorare la porto al parco, altrimenti torno a casa e la portano i nonni.
Un pomeriggio sì e uno no c’è anche il babbo, e io ne approfitto per correre. Alle 7 si cena e poi a letto.
Quando Alice si addormenta accendo il portatile, leggo blog e scrivo. Infine una mezz’oretta di libro e poi crollo.
In questo tempo, in giorni normali, riesco a tenere sotto controllo anche la casa. In giorni normali. Adesso mi sento come nello schema finale del tetris, quello in cui a un certo punto il tuo schermo viene invaso da tessere velocissime alla rinfusa che si accatastano incuranti dei tuoi (goffi) tentativi di organizzazione. Sommersa da bisigoli e quadrati. Evidentemente la mia organizzazione fa acqua da tutte le parti. Alla prima difficoltà è crollato tutto.
Rimboccarsi le maniche e riorganizzarsi.
Casa.
Voglio provare il metodo di vita frugale per l’organizzazione della casa e della vita. La prima parte del post assomiglia un po’ alla mia vita di adesso, quindi spero bene che dopo che avrò provato tutto andrà a finire bene come nella seconda parte del post.
Lavoro.
Sento parlare continuamente della tecnica del pomodoro. Voglio provare. In sintesi consiste nel lavorare 25 minuti (1 pomodoro, dalla forma del timer da cucina usato dall’inventore dlla tecnica) e poi pausa di 5 minuti, poi un altro pomodoro. Dopo 3 pomodori una pausa più lunga, di 15-20 minuti. Aiuta la concentrazione e ti permette di migliorare le tue “prestazioni” perché tagliando le distrazioni riesci a quantificare meglio quanti “pomodori” ti servono per portare a compimento un segmento di lavoro. C’è anche un e-book gratuito. Approfondirò.
Per me.
Voglio fare una mega lista delle cose che devo fare. Divisa in tre parti: lavoro, casa e MYSELF (scritto maiuscolo) da riempire con amenità come: andare dal parrucchiere/estetista, telefonare alle amiche, andare a prendere l’aperitivo con Monica, mettermi lo smalto. Per la ginnastica sto diventando bravissima, anche grazie alle app, ne parlerò presto su trashic. Intanto lasciatemi dire che sono molto orgogliosa di me. Obiettivo del mese è riempire tutte le caselline di figurine, anche se si tratta solo di 10 minuti di bici per portare alice a scuola.
Il gioco.
Una volta fatte tutte queste cose immagino mi verrà naturale essere più serena e giocare spensierata.
DA TENERE A MENTE. Avere la casa pulita, il lavoro finito, la frangia tagliata, l’amica ubriaca non è l’obiettivo. L’obiettivo è essere sereni. Si può essere sereni anche con lo smalto sbeccato e i gatti di polvere che danzano in salotto. L’organizzazione mentale fa essere sereni. Il caos interiore invece fa venire l’ansia. Punto.
Qualche suggerimento per l’organizzazione quotidiana?
PrecariaMamma says
mia cara, hai tutta la mia comprensione e il mio sostegno. Io non riesco a essere né così schematica né così motivata. Il flusso del lavoro, professionale e domestico, scorre attraverso me come l’acqua nel sifone. Ogni tanto si intasa e non riesco a prevenire: al massimo lo sturo all’occorrenza. Ma sono serena. O forse scema.
In bocca al lupo (nelle fragole)
Siro says
Ecco, anche io in genere sturo all’occorrenza, è da dire però che in genere sto nella emme fino al collo, non oltre. Stavolta è arrivata l’onda. Cof cof.
Voglio provare a organizzarmi. Almeno ci provo, poi magari torno al flusso…
Con le bimbe così piccole se voglio ritagliarmi qualche spazio mi sa che devo cronometrare non dico al minuto ma quasi. Quindi organizzata, schematica, ma fluida. E flessibile. Ah ah ah.
Siro says
Ma quindi tu il pomodoro non l’hai mai usato?
Cuoca Pasticciona says
Ciao carissima 😉
Piacere di conoscerti sono una tua nuova follower!!
Ho aperto ieri il mio blog, ti aspetto 😀
http://tiffanyshoppings.blogspot.it/
Siro says
Benvenuta, piacere mio. 🙂
MammaInSE says
Io e’ un periodo che annaspo. Annaspo e annaspo.
Non leggo blog da settimane, arrivo a fine giornata sfinita e senza tempo.
Oggi per la prima volta ho avuto un’oretta per me e mentre tento di organizzare le vacanze della famigliaInSe per l’estate, sbircio nei blogs altrui 🙂
Siro says
Per leggere di altra gente che annaspa… 🙂
Veronica says
Mi ha riempito di gioia leggere la tua lista “Myself”, che bella lista è quella. Lo smalto, le amiche, l’estetista: è inutile, tutte cose che ci rendono contente e che ci introducono all’estate.
Io penso che l’organizzazione sia un gran bel passo per essere sereni. Per me ha molto a che fare con liste di cose e pensieri che mi scrivo su: bigliettini, agenda ed ora anche sullo smartphone. E poi avere un pò di ordine in casa. Libera un pò la mente, la alleggerisce.
Ma cos’è questo corso per lavoro e autostima? E che saggi rimandi a luglio ? Dopo essermi fatta anche un pò di cavoli tuoi aggiuntivi ti saluto. V
Siro says
Mi piace che ti fai i cavoli miei, vuol dire che hai piacere di conoscermi. Ti risponderò più tardi con più calma.
Alexa says
Come tutte anch’io corro corro da mattina a sera e non riesco mai a fare tutto quello che vorrei…ho sempre la sensazione che il tempo non basti mai (o che le cose da fare siano troppe)…morale? tolgo sempre il tempo per me stessa per impiegarlo in qualche altra attività.
Hai ragione, si deve ripartire da zero e riorganizzarsi.
Proviamoci!!
Siro says
Ciao tesorone. Prova a leggere anche tu i post di vita frugale, poi mi dici cosa ne pensi.
Tiziana says
Che carino questo post. Mi ricorda tanto la mia casa. Forse vogliamo tutto troppo sotto il nostro controllo, illudendoci che in quel modo possiamo essere più felici o spensierate. L‘unico consiglio è quello di non programmare troppo ma di fare tutto una cosa per volta. Darci priorità e mettere un punto dove non arriviamo. 😉
Evviva lo smalto rovinato!
Siro says
Io non faccio una cosa alla volta da 2 anni e 23 mesi. Se non ne faccio almeno 2 per volta dovrei rinunciare a mangiare o a dormire o a lavorare 😀
Ci sono momenti in cui non riesco a fare il superfluo e amen.
Ci sono momenti in cui nel superfluo finisce tutto quello che riguarda me, e non parlo di ritoccare lo smalto, ma di “superfluità” (hi hi hi sono proprio esaurita) come lavarmi e pettinarmi.
Ci sono momenti in cui quasi non riesco a fare nemmeno le cose necessarie alla sussistenza di una famiglia di 4 persone. Se non mangio io mi fa solo bene, ma le bambine devono mangiare, essere pulite, giocare. è un loro sacrosantissimo diritto.
Per quello necessito di un metodo. Se poi è un periodo tranquillo posso allentare un po’ le maglie dell’organizzazione. Ma se l’organizzazione è una ruotine, una macchina ben oliata, le emrgenze sono gestibili con più facilità, e saranno pure meno, perché le cose non si accumulano.
Giulia says
no, nessun consiglio, perchè potrei dare il cattivo esempio.
ossia, nella mia mente è tutto ordinato e pulito, nella pratica un casino!
liste di cose da fare che riesco a fare nei ritagli di tempo, vado a letto all’una di notte per rimettermi in pari eppure ogni giorno resto indietro su qualcosa.
no, meglio che io stia zitta ad ascoltare e basta
😀
Siro says
Quanto mi fa felice rivederti qui! Potevi anche mandarmi affanculo che ero felice!
kate cc says
per me è anche una questione di priorità. Avere la casa perfetta NON è nelle mie priorità, decisamente. Da quando è arrivato Leo c’è una santa donna che viene ogni 15 gg a pulire casa: è la nostra salvezza! E’ anche un ottimo capro espiatorio (“Cara/o, dove hai messo…?” o “Chi ha rotto…?”. Risposta: “Non saprei, sarà stata Lilliana!”) e pace regnò nella famiglia!
Poi ogni tanto ci sono i nonni che giungono in soccorso. Santi nonni!
Posso invitarti a partecipare allo Swap party che ho appena lanciato? Mi farebbe molto piacere, ti aspetto 🙂
http://giokaconleo.blogspot.it/2013/06/1st-swap-party-di-gioka-con-leo.html
Siro says
Avere la casa perfetta non è nemmeno la mia priorità, ma qui si parla di zozzeria proprio eh. C’ho ancora gli scatoloni aperti in salotto da 20 giorni, da quando ho cominciato a fare il cambio degli armadi. Si parla di andare a elemosinare cibo dai nonni perché non ho fatto la spesa e ho la verdura marcia in frigo. qui si parla di ENTROPIA, non di disordine.
Comunque.
Grazie per l’invito. La tua iniziativa è bellissima, ma io non posso proprio partecipare. Mi manca completamente la creatività e la manualità per poter fare qualcosa. Non saprei al momento dove mettere mano per recuperare la roba che dovrei swappare perché ho un butta su di vistiti di Alice e Dalia mescolati insieme da qualche parte in mansarda. Terzo e non ultimo, come vedi, non avrei il tempo di fare tutte quelle cose!!!!!!!
caia coconi says
questo post capita a fagiuolo 😛
io ovviamente non ho consigli, ma sono contenta dei tuoi e dei link che adesso mi andro’ a spulciare per benino.
alla tecnica del pomodoro non ci credo, perderei piu’ tempo a mettere e togliere il timer che a lavorare. non fa per me.
io invece sono una che ha bisogno di liste e di tempi, ma senza timer.
cioe’ devo scrivere tre cose in una mattina, per esempio?
allora mi fraziono il tempo e mi impartisco le microscadenze (alle 11 devo aver finito questo alle 12 quello… insomma hai capito)
il problema e’ che nel bordello della mia mancanza di una scrivania perdo un sacco di tempo a organizzare il lavoro ogni mattina e chiuderlo ogni sera.
ho bisogno di una nuova agenda e sto strenuamente cercando il formato giusto
hai mai pensato quanto sia fondamentale il formato giusto di un’agenda?
io credevo dia verlo trovato, ma quando il lavoro mi e’ un po’ cambiato non va piu’ bene quell’agenda. quindi visto che mi finisce ad agosto, voglio trovarne una nuova da settembre.
vado a leggeer vita frugale
bacio
Siro says
Beh, in realtà tu usi la tecnica del pomodor, a modo tuo. Mica mi voglio mettere un timer veramente eh! Poi ognuno ha i suoi ritmi, se riesci a stare concentrato anche per 40 minuti o per un’ora bene.
Se devo scrivere degli articoli anche io faccio come te. Sono già lavori segmentati di per sè.
Ma se devo scrivere una brochure di 48 pagine non posso tirare a finire prima di pranzo. Posso suddividere però il lavoro: 2 pomodori o 3 per reperire le informazioni che mi servono, 1 pomodoro per scaletta e indice, tot pomodori per scrivere tutto, 2 pomodori per la revisione, 1 pomodoro per titoli e occhielli, ecc. Nel mezzo magari devo fare pure un giro di telefonate, allora programmo 1 pomodoro per quelle. 1 per rispondere a mail, ecc.
Per l’agenda io sto meditando di passare tutto all’elettronico. Usare l’agenda dell’iphone per tutto, vedi… mi devo assolutamente comprare un mac per fare tutto in cloud. Così non devo sempre girare con agende, agendine, chiavette… tutto lì.
caia coconi says
no, io credo che all’agenda non rinuncero’ mai e poi mai.
piuttosto mollo il mac e torno a scrivere ad inchiostro anche ilr esto 😀
Siro says
Beh, io le to do list continuo a farle sull’agenda, ma gli appuntamenti vado meglio a segnarli sul cellulare, altrimenti va sempre a finire che prendo due impegni alla stessa ora, almeno il cell ce l’ho sempre dietro, l’agenda no.
Anonymous says
a me sembra una genialata la tecnica del pomodoro!
Io lavoro in un ufficio e per ovvie ragioni i tempi non potrebbero mai essere dettati da un pomodoro, però mi sembra una tecnica utile per razionalizzare il tempo, soprattutto quando ci sono ricerche da fare in internet, in rete mi perdo sempre. Indubbiamente spesso è un perdersi spiacevole, ma misurare il tempo serve!
E.
Siro says
Esatto! Se ti dai un tempo, che può essere un timer, ma anche osservare l’orologio del pc, vedi la luce in fondo al tunnel. Stai facendo ricerche in internet, accantoni tutte le cose interessanti che trovi ma che non c’entrano niente con quello che stai cercando, stai concentrata sull’obiettivo per diciamo 35 minuti, scaduti i quali ti puoi concedere 5 minuti per andare a vedere le pagine che ti chiamano come le sirene di ulisse, senza sensi di colpa. Chi la usa garantisce livelli di produttività ottimizzati. Io non ho ancora cominciato…
Da lunedì?
Anonymous says
se farai questo esperimento fammi sapere, mi incuriosisce davvero!
e.
Anonymous says
errata corrige – volevo dire “un perdersi piacevole” !
e.