Un papavero alpino, regalo virtuale per il compleanno della mia cara amica Cristina |
Sono tornata eh.
Una settimana di montagna. Non ci siamo fatti mancare niente. Già nei primi due giorni:
Neve √
Neve sulla terrazza del residence. A fine giugno. Buon Natale. |
Ma come fai???? Ci vuole attitudine mentale e un sano allenamento alla felicità. Ne riparleremo.
E comunque andare in un posto molto diverso da quello in cui abiti, per paesaggio, abitudini, alimentazione, e di conseguenza variare la tua routine, aiuta. Aiuta a rasserenarsi e a rilassarsi. Pulire. Disintossicare. Drenare, non solo i liquidi, ma i veleni dello stress, i pensieri ossessivi, le piccolezze quotidiane che si incistano sottopelle.
Aiuta ma non basta. Ci vuole attitudine – e allenamento – alla serenità e alla felicità. Se non la applichi, ti porti dietro i tuoi fardelli, continuerai a lamentarti e tornerai a casa più ammorbato di prima.
Aprire gli occhi e la mente a nuovi orizzonti, vedere che non c’è solo il nostro solito orticello, che c’è gente che vive in modo diverso – non migliore o peggiore, semplicemente diverso – ti fa capire che se vuoi cambiare puoi. Quando poi gli orizzonti sono questi…
L’occhio si perde a inseguire sagome evanescenti di monti lontani; l’orizzonte è frastagliato, ma paradossalmente sembra più lontano, più ampio.
Noi siamo gente di mare, abituati a estati calde ed appiccicose, zanzare, acqua salata, orizzonte piattissimo.
Qui montagne che tolgono il fiato, aria asciutta e frizzante ma sole che scalda, acque fresche e dolcissime, prati pieni di fiori – arnica, genzianella, ranuncoli, pulsatilla, rododendri, papaveri alpini – dai colori squillanti, verde, rosa, arancione, ma soprattutto giallo.
giallismi |
La routine di mare prevede uno stacco (almeno ci si prova) nelle ore centrali della giornata, quelle più calde, l’ora da siesta. In montagna sono proprio le ore che si sfruttano di più. Noi si usciva a metà mattinata, passeggiata, pranzo robusto, giochi, passeggiata (con riposino bimbe) e rientro per la merenda. Ancora qualche gioco, cena e nanna.
Io, abituata ad essere sempre connessa, ho tirato fuori il pc una volta sola, per una buona ragione. La3 mi ha aiutato dandomi la connessione in appartamento soltanto a patto che mi mettessi in piedi esattamente nella intersezione dei due cuscini del divano letto.
Logistica. Abbiamo noleggiato un passeggino da trekking per Alice, Dalia l’ho portata sempre nel mei tai. Il primo giorno sulla schiena, ma non mi ci sentivo bene, quindi l’ho portata poi davanti, come facevo quando era neonata. Lei ha mostrato di apprezzare facendosi sane penniche.
Può sembrare azzardato andare in montagna coi bambini piccoli, in genere si tende a scegliere il mare, sembra di più facile gestione. Non lo è. In Trentino poi (non so come sia in altre montagne) sono attrezzatissimi per le famiglie. Ogni rifugio ha un menu bimbi, spesso anche per celiaci, ha fasciatoi e seggioloni in quantità, giochi e aree attrezzate.
Alla fine poi ci siamo andati, a cercare le streghe, giusto per vedere se quelle alto atesine sono diverse dalle nostre ;-).
A casa delle streghe |
Ai bambini comunque basta poco per divertirsi. Per Alice il massimo è stato andare in carrozza col cavallo, in seggiovia (i seggiolini volanti) e in autobus. Un altalena, una palla, un prato, una casetta di legno. Cos’altro serve?
Il mio passatempo preferito in quei giorni è stato fotografare altalene che sembravano proiettare Alice direttamente in cielo.
Le altalene dell’altopiano di Siusi (più Val Gardena special guest) |
Ditemi voi, non è un paradiso terrestre questo?
L’Olimpo visto da Castelrotto |
Il cibo degli dei |
MammainSe, ci sei? Sei pronta? Ti passo il testimone…
Aggiornamento: qualche consiglio, se volete andare anche voi in questo paradiso, l’ho scritto su trashic.
Cristina says
Lo ammetto, la prima foto mi ha commosso 🙂
Anche io adoro la montagna, la trovo rilassante, mi fa sentire in pace con il mondo. Per ragioni organizzative e di pace familiare (una figlia sedicenne che non gradisce le vacanze solitarie) alla fine le ferie si fanno sempre al mare (non che non mi piaccia anche quello!) ma appena possiamo scappiamo per qualche fine settimana di montagna nostrana…
Siro says
La capisco tua figlia, secondo me la montagna la apprezzi da piccolo e poi da adulto. Alla sua età la montagna è un suicidio sociale!
stellina says
che meraviglia di posto! anche noi un paio di week end all’anno andiamo in Trentino anche se io amo il mare…forse perche vivo in un paesaggio più simile a quello alpino che non a quello marittimo. condivido la leggerezza che la vacanza deve portare con sè….senno che vacanza è?! comunque quando vorrete ammirare il mio stupendo lago e le sue bellezze…vi aspetto!!! anche Cri e naturalmente Alexa!!!… e chi si volesse aggiungere!!
Siro says
Verremo sicuramente a trovarti prima o poi. Mannaggia a te che abiti così lontano da me!
Cristina says
Veniamo anche noi!!
antonellaVì says
Che belli quei prati!1 Complimenti per le foto. Mi dispiace per la minuscola, spero sia tt rientrato
Siro says
Ciao Antonella! Sì, posti meravigliosi. Ho la fortuna di avere una prozia con un appartamento (termine non appropriato, è un monolocale che sembra quello di Jerry Calà in “vado a vivere da solo”) là. Prima di conoscere il mio compagno non l’avevo mai sfruttato, adesso cerchiamo di andare almeno una settimana l’anno. Non ci sono mai andata d’inverno, però almeno adesso posso dire di averlo visto con la neve!
Veronica says
Mi hai fatto respirare un pò di montagna. Troppo bella Alice sull’altalena.
Concordo con te: il mare sembra più facile e snello coi bambini ma invece no. Anzi, secondo me agita grandi e piccini. In montagna si può godere appieno delle ore di sole, le camminate sono affrontabili con marsupi e passeggini e quando arrivi in baita i grandi si distruggono di cibo e i piccoli giocano. Inoltre anche io in Sud tirol ho riscontrato sempre sempre un’attenzione bellissima e molto rassicurante per i bambini e le famiglie, come pure in Germania e in linea di principio un pò ovunque e cmq sempre un bel pò di più che in Italia. Poche cose semplici eh, ma che sembrano geniali e fanno la differenza: menu adatti, seggioloni, playgroung curati.
Domani andiamo ad un matrimonio chic in un posto molto rinomato: chiamato il ristorante per chiedere se hanno il seggiolone e mi hanno risposto che no (il tono però era “certo che no, ma ti pare? Che domande). Inciviltà pura.
Pensa cmq che quando vado in Sud Tirol, soprattutto da quando ho le gnome, ogni volta mi ritrovo a chiedermi come sarebbe vivere lì tutto l’anno: con quel verde-aria-autenticità. Mi annoierei, poi, lo so, però quando sono lì penso sempre a che qualità della vita pazzesca significhi vivere in un posto così.
Ciao da veronica oggi logorroica, anche la rima t’ho fatto
Siro says
Veronica-Logorronica.
Mi piacciono invece i commenti lunghi. Grazie!
L’Italia dovrebbe essere il paese delle famiglie? Se ne fa un gran parlare ma nella teoria, nella pratica invece non si fa nulla per facilitare la vita delle famiglie. I ristoranti non sono attrezzati per niente: pochissimi hanno giochi fuori, figuriamoci dentro. Il seggiolone? se ti va bene ce n’è uno in tutto, del ’57, tenuto su con lo scotch. Ti tocca giocare a morra cinese con gli altri sprovveduti che hanno avuto l’ardita idea di andare al ristorante coi figli. Pazzi.
Il fasciatoio? ah ah ah ah. che battuta. Già è un miracolo se c’è l’acqua calda nei lavandini del bagno…
Anonymous says
Mi associo a tutti i thumbs up per le vacanze in montagna, d’estate e d’inverno!
Io ho passato gran parte delle mie vacanze, dall’infanzia a oggi, in montagna, e ora adoro portare mio figlio sui monti. Le attività da fare sono innumerevoli e varie, l’anno scorso in particolare ci siamo dedicati – con gran successo! – alla raccolta di lamponi e fragole e a visite a domicilio a caprette, mucche, cavalli, ecc… Osservare la natura è davvero il miglior passatempo.
L’offerta del Trentino Alto Adige nei confronti di famiglie e bambini è davvero superiore a ogni aspettativa: accoglienza, cortesia, ordine, pulizia, facilities di ogni genere (funzionanti!!!) …
Evviva le vacanze in montagna!
E.
Siro says
Pensa che fino ai 12 anni ho passato tutte le vacanze di Natale in montagna, in una casa del nonno materno (non a caso fratella della prozia che mi presta questo appartamento). Ho ricordi bellissimi dell’inverno, mi dicono anche che ero una provetta sciatrice. Curiosamente non ricordo nulla dell’estate. Dai 12 anni in poi non sono mai più andata a sciare 🙁
Anonymous says
Dovrai tornarci! Vivere la montagna con la neve è garanzia di divertimento, per grandi e piccoli!
Mio figlio ha sciato per ben una decina di metri in braccio a suo zio quest’inverno, non so ancora chi si è divertito di più tra i due… E poi palle di neve, pupazzi, discese con bob e slittini, passeggiate nel bosco alla ricerca delle orme degli animali.. w la montagna!
che impressione però parlare di vacanze invernali adesso, oggi qui grazie alla nostra amica umidità abbiamo una temperatura percepita di 3000 gradi. Orrore!!! E.
eloisa says
dai canederli ho subito capito che non eri dalle mie parti…….ma il Trentino è meraviglioso, soprattutto per l’importanza che danno all’essere bimbi!!!!
un bacione
Siro says
Sì, te lo dicevo che le montagne erano diverse. Mi piacerebbe tanto visitare anche le tue… Con i tuoi post poi mi hai invogliato assai!
Come dici tu, tempo di migrazioni mentali.