Il paese dove ci trasferiamo in estate, che poi è il posto dove si sono conosciuti i miei genitori, è un sottile lembo di terra, completamente ricoperto di pineta, stretto fra il mare e la valle.
La nostra valle, che comincia qui e prosegue ininterrotta fino a diventare la laguna di Venezia, si chiama Pialassa.
Il termine è dialettale, pare derivi da pia e lassa, cioè prende e lascia: la valle è fatta di acqua salmastra che prende e rende acqua al mare, regolata dalle maree.
È un posto suggestivo, soprattutto al tramonto, e ha un indiscusso valore naturalistico, ma anche storico: qui si rifugiò Garibaldi durante la sua fuga (c’è anche il suo capanno, visitabile) e pochi chilometri più a nord è morta Anita.
Durante la seconda guerra mondiale era rifugio di partigiani, da qui il partigiano Bulow pianificò la liberazione di Ravenna. Fra i suoi uomini c’era anche mio nonno.
Quando ero bambina, mio nonno, vedovo da tanti anni, stava nella casa del mare con noi. Spesso all’alba o al tramonto andava in valle, con la sua macchina fotografica, e scattava foto spettacolari. Ne aveva tappezzato tutto l’appartamento. Sono ancora lì, sbiadite, la maggior parte in bianco e nero. Mio nonno cercava la luce, evidentemente, più che i colori.
Qualche volta mi portava con sé. Solo io e lui, la valle, il click della Canon, canti di uccelli e tanto, tanto, tanto silenzio. Non mi ha mai raccontato nulla della guerra, ho saputo dopo.
Ancora adesso io non posso fare a meno di andare. A volte correre, quando vedo che il sole sta per tramontare. O dopo che ha piovuto e il cielo è ancora un po’ corrucciato. A cercare quei silenzi, il sole che si specchia in un mare cieco, alto 3 dita, ma che custodisce abissi.
pinkg says
Un luogo magico. Bellissimo…
Agnieszka U. says
Che post incantevole, ne traspare una certa nostalgia e tranquillità. Complimenti per le foto, sono parte complementare del racconto e lo rendono ancora più suggestivo.
Siro says
Grazie per i complimenti, ma io non sono una gran fotografa e queste sono fatte con cellulare 🙂
Il posto però è veramente d’atmosfera e suggestivo.
Agnieszka U. says
Le belle foto non si fanno solo con le macchine fotografiche dell’ultima generazione;-)))
Robin says
Dalle immagini sembra davvero suggestivo: e chi l’avrebbe detto? Pensavo fosse una zona un po’ senza arte né parte (come del resto buona parte dell’Adriatico tra Emilia e Veneto e invece…
Buone vacanze!
Siro says
Senza arte né parte? :-O
Ravenna ha 8 monumenti riconosciuti patrimonio dell’Umanità Unesco, è stata capitale dell’impero romano d’Occidente e ha dei mosaici spettacolari. Le zone umide qui intorno fanno parte del Parco del Delta del Po e sono di una bellezza che toglie il fiato.
Vieni a vedere, dai. Tra l’altro ti vendo il lettino se ti serve 😀
MammaInSE says
E poi a rendere un luogo speciale sono le storie che ci vivono dentro!
kalissa2010 says
Bellissimo, commovente, nostalgico…
carla family says
E’ un luogo davvero bellissimo, sicuramente racchiude le storie conosciute e sconosciute.
I colori sono spettacolari. Grazie per aver fatto conoscere questo luogo.
Sarebbe molto bello vedere le foto del nonno che hai citato nel post.
Un caro saluto
carlafamily
Siro says
Ci avevo pensato sai? Ma noi non siamo più nella casa al mare dove sono appese. Ora c’è la sorella di mia madre, con cui lei non parla più da qualche anno, quindi i rapporti sono un po’… difficili. Le fotograferò l’anno prossimo, prometto. 🙂
Nella Crosiglia says
Foto meravigliose , posto altamente suggestivo..fai bene a non abbandonarlo amica mia….
Mi farebbe molto piacere ti unissi al mio blog, ne sarei felice..
Un bacio e grazie!
http://rockmusicspace.blogspot.it/