Siamo tornati a casa, in città. Abbiamo gonfiato una piscinetta e l’abbiamo messa in giardino. Lo occupa praticamente tutto. Mentre le bimbe sguazzano io mi dedico al decluttering.
Come ogni anno cerco di riprendere in mano la situazione spostando cose e buttando via il più possibile.
Ho cominciato dai giochi delle bimbe. Ne ho fatti due scatoloni per il nido di Dalia.
La prossima mission impossible è buttare via un’armadio per recuperare posto in salotto (prima era la nostra camera da letto). Eliminare un armadio significa dimezzare il mio guardaroba. Ce la devo fare.
Si accetta l’aiuto di amiche per decidere cosa buttare e cosa tenere.
Non vedevo l’ora di andare al mare quest’anno. Pensavo che mi avrebbe aiutato a staccare, che sarei andata tutti i giorni a passeggiare in riva al mare. Ci sono andata solo una volta, l’ultimo giorno, ed ero là da metà giugno.
Poi non vedevo l’ora di tornare a casa, ho pensato che in mezzo alle mie cose avrei trovato meglio la mia dimensione, sarei riuscita a finire in fretta il lavoro e a staccare un po’.
In tutta sincerità non so se riuscirò a staccare. Se mi fermo mi prende una gran ansia. Non so se sia meglio fermarsi, staccare e ripulire il cervello e poi partire di slancio a settembre oppure continuare a marce basse, in modo da non essere aggredita e sopraffatta dal lavoro quando ricomincio.
Io cerco di staccare ma il lavoro mi insegue, solo che sono talmente stanca che non riesco nemmeno a correre più forte di lui.
Voi direte: bene, di che ti lamenti? Con questi chiari di luna avere tanto lavoro è una pacchia, no?
No.
Non se porta rogne e pochi guadagni. Quindi il decluttering si sta muovendo anche in quella direzione.
Spesso si aspetta di essere più cresciuti, prima di tagliare i rami bassi. Ma se non li tagli, arrivi a un punto in cui capisci che l’albero non può più crescere, con quel peso che lo tira verso il basso.
Hai voglia, ad essere un girasole. Delle volte hai la capoccia così pesante che proprio non ce la fai ad alzare lo sguardo. E volti le spalle a tramonti che incendiano gli occhi.
P.s. non sarà vista mare, ma non abito mica in un brutto posto eh.
Mentre dormono says
Armadio : ho una regola che consiste nel buttare o regalare ciò che nn ho messo neppure una volta nella stagione di riferimento .sembrerà un po ‘ radicale ma avere nell’armadio essenzialità e cose giuste libera lo spazio e anche un po’ la mente , almeno a me. Per il lavoro : staccherei totalmente, anche solo per pochi giorni. Per ripartire più leggera .
Ps chissà come se la spassano le bimbe in piscinetta . A loro basta pochissimo per essere chissà dove … Un abbraccio
Siro says
Ho sempre fatto così anche io, ma negli ultimi anni ho accumulato vestiti di 3 taglie diverse. Che faccio, mi rassegno al sovrappeso e butto via bellissimi vestiti, di cui molti ancora col cartellino, che mi vanno stretti? Oppure butto le robe informi che porto adesso e tengo solo la roba bella, i miei vestiti preferiti, in cui peraltro non entro?
Ilaria says
Ti capisco! Anch’io ho vestiti di taglie diverse, alcuni mai messi, e non so se rassegnarmi o no. Nel dubbio tengo 😀
Per il decluttering (domestico e lavorativo) sono perfettamente d’accordo. E devo trovare la forza di svuotare lo studio.
La foto è la vista da dove abiti? Bellissimo panorama.
Siro says
Ho pensato che per il momento li parcheggio a casa di mia zia. Se torno a cercarli bene. Altrimenti… ciao. magari nel frattempo andranno bene ad Alice 😀
Sì, è la vista dal mio balcone, all’ingresso di casa. Ho un campo diverso ogni anno: grano, erba medica, girasoli, barbabietole… è anche vincolato, perché in zona archeologica, forse ne faranno un parco pubblico. I rilievi che si vedono in lontananza sono i nostri colli, appena fuori dall’inquadratura, sulla sinistra, c’è San Marino.
mammapiky says
Io butterei tutti i colori scuri e’ la prima regola per far spuntare i girasoli!
Siro says
Hey, i girasoli ci sono già, non li vedi? Sono solo un po’ appesantiti. 🙂
Io ho l’armadio coloratissimo, giusto qualche tocco di nero e blu nei basic (ma tu ci leggi su trashic?).
Carla S. says
và che bel posto, alla faccia del mare!
io ho iniziato molte settimane fa, oramai, almeno un capo al giorno fosse anche solo un paio di calzini superconsumati, a ripulire quel benedetto/maledetto armadio. la tua immagine di tagliare i rami bassi che pesano mi piace un sacco, la trovo perfetta.
Siro says
Io in questi due giorni ho fatto due ceste di giochi, un sacco di abiti per la beneficenza, eliminato 25 app e 576 foto dall’iphone, disamicato 3 persone e nascoste altre 7 da Facebook. Piano piano…
PrecariaMamma says
Stacca. Questo è il mio consiglio. Spegni il computer almeno per una decina di giorni e non lasciarti indurre nella tentazione di riaccenderlo. Hai bisogno di ricaricarti, di dedicarti a cose belle che irrorino le tue radici, e la testa si alzerà di nuovo spontaneamente.
Siro says
Spegni il computeeeeeeerrrr????? Ma dico, sei matta? 😀
illatocomico says
Sarà la decima volta che mi chiedo perchè non metti il pulsante mi piace. Dai, mettiloooo 🙂
Siro says
In teoria il pulsante c’è (in effetti da mobile non lo vedo). Comunque è da natale che medito il passaggio a wp, adesso smetto di meditare e a breve ci sarà il trasloco. Da wp la gestione dei vari pulsanti è più pratica. Puoi piaccia
Siro says
Mannaggia la fatica di commentare da cell! Dicevo: puoi piacciarlo su FB se vuoi 😊
illatocomico says
Su facebook non ti ci ho a portata di mano. Beh, dai, ti aspetto su wp 🙂