Conoscete la teoria dei giochi? Ne avete mai sentito parlare?
Forse avrete visto il film “A beautiful mind” con Russell Crowe sulla storia di uno dei padri della teoria dei giochi.
Mi sembra di vedere il punto interrogativo che incombe sulla vostra testa.
Perché adesso questa ci racconta la rava e la fava di teoria dei giochi?
Perché devo arrivare a raccontavi di una cosa che ha detto Alice, no?
E siccome io sono un po’ una intellettualoide snob la contestualizzo, come mio solito, all’interno della mia ravaefavologia.
Dicevo, la teoria dei giochi. C’è su wikipedia, se volete avere un’infarinata, per la qui presente trattazione vi basterà sapere che.
Un gioco si dice a “somma costante” quando se per ogni vincita di un giocatore corrisponde una eguale perdita per gli altri. Diventa “a somma zero” quando la corrispondenza è perfetta fra due giocatori: ad esempio tu vinci +1 e quindi io perdo -1.
Fino a +1 e -1 non c’è male. Da qui cominciano tutte le formule matematiche e le matrici per spiegare i vari tipi di gioco.
Passo a esaminarle tutte.
Paura eh? No. Non lo farò.
Anche perché mi ci sono spaccata la testa a sufficienza all’università Se vi ci volete spaccare la testa anche voi: ecco qua, andate a leggere il dilemma (o paradosso) del prigioniero.
Io sono poco competitiva, direi per nulla. Forse un po’ con me stessa, ma questo è perfezionismo.
Aggiungi che ho sviluppato un odio feroce per la teoria dei giochi, anche perché ho capito solo la matematica elementare. Somma zero: (+1)+(-1)=0. Tristezza.
Ma ci sono altri giochi che fanno così: 1+1=2 e sono i giochi detti “win-win”. Tanta felicità, perché è un gioco in cui entrambi i giocatori traggono vantaggio, ecco questi sono i giochi che piacciono a me.
“Mamma facciamo una gara?”
“A me non piacciono le gare, Alice”
“Perché mamma?”
“Perché quando finisce la gara c’è uno felice e tanti infelici. A me piacciono i giochi in cui sono felici tutti”
“A me piacciono i giochi in cui sono tutti infelici invece!”.
Segue risatina satanica e ululato alla luna.
#cihoprovato
Alice 1 – Pollyanna 0.
pinkg says
Sai che anche io mi imbatto spesso in quel satanismo di cui parli con mia figlia? E anche io, come te, cerco di proporre la soluzione win-win….con puntuale insuccesso! Ultimamente però ho invertito i ruoli e cerco di essere più satanica di lei, e indovina un pò come va a finire? Che è lei che mi propone la soluzione win-win!
Alzata di sopracciglio destro….vabbè….sono tua madre….e sò cosa mi aspetta, questo è solo l’inizio del gioco! O_o
Siro says
😀
Cristina says
Questo post mi ha fatto immediatamente pensare all’altro “Tentativi di costruzione di condizionamento pavloviano all’entusiasmo”….. Mi sa che con Alice non la spunterai 🙂
Siro says
ho l’impressione che avrò vita difficile con entrambe 😀
ma mi piacciono così.