Vigilia di San Valentino. Mattina. Io e Alice siamo sole in salotto, ci prepariamo per l’asilo.
“Mamma, ho male qui” – e si preme una mano sul petto, all’altezza del cuore.
“Forse sei innamorata?”
“E quando sei innamorata ti fanno male le tettine, mamma?”
“Beh, a volte sì”.
Vigilia di San Valentino. Sera. Io e Alice siamo sole in salotto, ci prepariamo per andare a letto.
“Mamma, sai, non ho più male qui”
“Bene, allora non era amore”
“Adesso ho prurito”
“Mannaggia. Fa vedere. Pensavo fosse amore, invece era varicella”.
Il mio primo pensiero è stato quello di attaccarmi a una bottiglia di superalcolico, uno qualsiasi. Ma in casa avevo solo l’amaretto di saronno.
Pausa: momento stupidera.
Il mio amico Daniele (detto Staffiòcero, marito della mia amica Cristina) mi fa notare che trattasi di caso di vAlicella. Un altro mio amico, Daniele pure lui, mi fa notare alla vAlicella seguirà subitanea anche la Dalicella. Evviva. Ognuno ha gli amici che si merita.
Per fortuna Alice quando è malata è un angioletto, quindi il giorno di San Valentino abbiamo deciso di uscire lo stesso, e andare al ristorante che avevamo già prenotato quando c’eravamo stati per il mio compleanno. Prima un giro in centro, un bell’aperitivo e poi il ristorante, a lume di candela.
Solo io e lui, ma negli occhi di entrambi si riflettevano le piccole sagome delle bimbe. Abbiamo passato la cena fra piatti di pesce da leccarsi i baffi e scambio di cellulari per guardare le foto della bimbe.
Dalia appena nata, ancora rossa e impiastricciata, adagiata sul mio petto. Io spettinata e con l’espressione ebete di chi è stato appena investito da un tir d’amore (ma sempre di tir si tratta).
Alice con gli occhiali da sole del babbo, sulle sue spalle.
Alice che danza al tramonto, in riva al mare, la luce rossastra che si riflette sulla sua schiena bagnata e sui riccioli.
Il video di Alice che canta “giho giho tondo casca il mondo” col ditino alzato e l’allegria incontenibile, il giorno che siamo tornati a casa dall’ospedale con Dalia.
Dalia che balla i Motorhead con la cresta sulla testa.
E poi ricordare i nostri viaggi e rendersi conto che stavamo tanto bene – eppure non ci ricordiamo più com’era. Che tendiamo a proiettarle anche quando non c’erano.
Ma davvero Alice non c’era con noi in Salento?
Che bello passare il San Valentino in due, in modo da poter apprezzare meglio il fatto che – inevitabilmente – la nostra coppia ha 4 angoli. Ma almeno due di questi stanno urlando da un’altra parte.
verdeacqua says
bellissima la coppia con quattro angoli…
PrecariaMamma says
concordo, un’immagine piena di poesia 🙂 Auguri per tutte le variecelle
Siro says
Grazie ragazze. Adesso che mi ci sofferrmo in effetto è un’immagine che rende l’idea. Ho scritto di getto, mi è uscita così.
pinkg says
Daniele & Daniele sono micidiali!
E mammifera e papifero… romanticissimi!
Ciao 🙂
Siro says
I due Daniele non si conoscono tra loro, ma sarebbero un duo comico eccezionale.
Noi romanticissimi? Mah, a modo nostro, in effetti, forse sì.
firmatocarla says
Tra prima rapidissima letta e tentativi di lettura calma e rilassata, è la quarta volta che passo da qui. E ogni volta mi strappi un sorriso beato.
Quattro angoli. Un amore <3