Ho fragilità, capillari.Mi spingono le lacrime in punta di occhi.Calcano parole dolorose in punta di dita. Premono per uscire, fanno male, pizzicano nelle unghie.Vaporizzano i pensieri, ne fanno fumo denso, acre. Mi tossisce il cervello.Mi ottundono le orecchie, sento voci indistinte, non colgo tutte le parole ma ne sento il tono astioso. Per essere fragili hanno una bella forza, contro di me.Caricano la lingua, a ondate amare. Lo stomaco brucia, i capelli si elettrizzano.Devo mettere le mani nell'acqua, i piedi sul legno, la testa nel silenzio, poi nella confusione, poi nel silenzio.Aspetto e poi?
Archives for gennaio 2014
La timidezza degli elefanti.
Mi chiamo Livia, ho 13 anni, sono in terza media.A scuola vado bene, le mie insegnanti si lamentano sempre un po' di me perché dicono che sono polemica. Ma io faccio solo domande, voglio capire. Ho la timidezza degli elefanti. Sono cicciottella e ho la battuta pronta. Vorrei passare inosservata, ma sono goffa e non so stare zitta. Quindi mi si nota sempre e io finisco sempre per vergognarmi, mi sento sempre un po' sbagliata.La mia passione è la pallavolo. Gioco in una delle squadre migliori della mia piccola città. La seconda migliore. Dire "gioco" non è esatto. Faccio numero, forse. Sono la e poi?
Trenta nuove, buone nuove.
Ho 3 nuove rughe e 9 capelli bianchiHo 3 nuovi sogni e almeno 3 modi ognuno per raggiungerli, che fa 9 nuove strade da percorrereHo 3 lavori e 9 passioni3 figli, di cui uno partorito solo dalla testaIl vecchio sembra nuovo quando non lo pratichi per un po'.Il giorno del mio compleanno mi sono svegliata alle 10. Una pratica vecchia, diventata nuovissima.Nuova l'accoglienza: le candeline sul pancake, spente da giovani polmoni e cantate da vocine squittenti. Vortici e viaggi, cosa chiedere di più?A pranzo da sola con lui. Quasi una primavolta, una revirgination. Il portafoglio è stato un po' e poi?
#SS autoreferenziale: Un anno col lupo.
E dopo questo post la smetto.Ma permettetemi di ripercorrere l'anno attraverso alcuni post. Ogni tanto rileggo indietro e mi accorgo di essermi dimenticata, ed è la mia vita. Non riesco a fare una scelta, sono un po' tutti scarrafoni a mammasua, quindi ne ho tralasciati pochi, fatela voi la vostra scelta, leggete solo quelli che vi incuriosiscono, o che vi ricordate e volete rileggere.A me è piaciuto metterli giù così. Ho unito i puntini, come direbbe quello là (mica lo lasciamo riposare in pace, gli fischieranno continuamente le orecchie!).Oggi è il mio compleanno, volevo festeggiarlo e poi?
Il viaggio di Liù.
Dicevo che Alice scopre i libri, li ama, mi coinvolge. La manovra [dolce] a tenaglia del mio amore per i libri e del prestito scolastico (conoscete il progetto Nati per leggere?) dà buoni frutti.Questo ad esempio è il libro che ha portato a casa da scuola la settimana scorsa. Mi piace molto. Illustrazioni bellissime, testo curato, evocativo e poetico. Un viaggio fisico, di una bambina verso la casa del nonno, metaforico, verso i propri sogni, e semiotico persino, attraverso la terzità che collega l'ideogramma della scrittura cinese all'oggetto rappresentato.Alice è rimasta ipnotizzata dalle e poi?