Dico addio a un altro dente. Gli facciamo il funerale anche se è già morto. Mia nonna diceva ogni figlio un dente. Infatti sono due. Tre con Viola e il dente del giudizio, che infatti è lì che sono cresciuta, col dolore di estirpare cose a forza dal mio corpo. E vabbè. Ciao.Dico addio all'albero dei vicini, l'hanno tagliato. E ora mi accorgo come mi manca, come mi adornava l'orizzonte, come mi filtrava in filigrana il tramonto. Era un po' la mia siepe leopardiana, che da tanta parte dell'ultimo orizzonte il guardo esclude, troppo spazio aperto ora, Anche a te ciao, mi mancherai. Faccio la e poi?
Archives for novembre 2013
A mille ce n’è, nel mio cuore di storie da narrar.
C’era una volta una bimba che era andata nella conta, nella conta di fiilaaa. Quando fa cadere in fondo gli altri bimbi colorarooonooo.Il bimbo mettò tutto in disordine con tutta la tribù, la chella, la cinzia, la sedia, la pinza, i libri, il tappeto, i calzini, il giubbotto. Lo zaino! Gli stivali, i calzotti. E basta.E niente affatto che arrivò tutti i suoi amici carli! “cosa stai facendo?” “sto mettendo una sedia qua sopra il tappeto e i calzini a volare e lo zaino a volare, e il giubbotto a volare, gli stivali a volare e i calzooottii a volaaareee. I suoi amici vanno a chiedere al babbo di e poi?
Ho messo in valigia.
Ho messo in valigia il pigiama, la piastra ghd, i pitturini. Tra le calze e le mutande ho messo i miei sogni di 20 anni fa; sotto al caricabatterie e al libro ho messo un po' di ansia, che si schiacciasse un po'.Nella tasca interna, i ricordi delle serate al cinema Apollo 8 film 8.000 lire, l'incanto dei muti al Lumiere, le osterie del Pratello con i muri scrostati e un bicchiere di rosso 1.000 lire. La bottega magica sotto casa, i chilometri nei miei polacchini per arrivare a via San Vitale, strada dritta all'andata, al ritorno poi perdersi nei vicoli intorno a via degli Orefici a respirare e poi?
#SS: creare mondi con acini d’uva e altri deliri
Quando uno è creativo vede bellezza ovunque. Solleticatevi occhi e cervello con il "mondo alternativo" di Javier Perez, in cui si respira con chicchi di mandarino, si ascolta musica da un fiore, si fa una maschera con la peccetta di una lattina.Silvia incontra i suoi compagni delle elementari sopo quarant'anni, arriva in pizzeria "e sono tutti seduti e lo sguardo batte dove il cuore vuole". Cosa vi devo dire? io amo come scrive questa donna, mogliedaunavita. Due cose:a) finalmente svelato il mistero della prolificità dei Robinson.b) "tempo dieci anni e se vinciamo noi nonmidevirompereilcazzo e poi?
Istantanea 13 novembre 2013, dove introduco un altro soprannome di Dalia.
Cara Dalia,la legge numero uno della mamma plurima è: NON SI FANNO I CONFRONTI.Bene. Detto questo, sono andata a rileggermi quello che avevo scritto di tua sorella più o meno alla tua stessa età. Mamma cattiva.Il fatto è che la memoria è labile. Io mi ricordavo che tua sorella alla tua stessa età era amabile come te, ma anche più tranquilla. Il babbo diceva di no.Avevo ragione io.Teniamo presente quindi che puoi ancora cambiare, e visto che tua sorella è diventata un bel peperino, come minimo tu diventi un tornado.Ma.Dalla tua hai una dolcezza e una faccina furbetta che ti fanno perdonare e poi?