Agosto. Località di mare, sera.
Alice come tutti i lunedì chiede di andare alla baby dance.
Come tutti i lunedì, una volta arrivati, vuole stare in braccio al babbo, o attaccata alla gamba di mamma, guardando gli altri bambini scatenarsi liberi al ritmo coinvolgente (adesso vominto) del Pulcino Pio.
Questo lunedì però ha qualcosa di diverso. La folla sembra aprirsi al passaggio di un bambino, il viso è da treenne ma è alto come un bambino di 5.
Arriva sicuro fino davanti ad Alice, si guarda la punta delle scarpe, lo sguardo è timido ma la mano è sicura: cerca quella di lei e la trascina in pista.
Lei si lascia condurre e si scatena tutta la sera con lui, Danielone, il suo fidanzato dell’asilo nido, terrore di tutti i suoi compagni, inaspettatamente comparso nell’amena località di mare dove trascorriamo le vacanze estive, giusto in tempo per coinvolgerla in questa scena, versione zecchino d’oro di Dirty Dancing.
Quando la mamma lo viene a prendere per riportarlo a casa, Danielone si butta per terra e si dispera, piange tutte le sue lacrime: non esiste che ora che ha ritrovato il suo grande amore il destino avverso glielo porti via, tanto più per andare a fare una cosa tanto futile come la nanna.
Noi mamme romantiche, a bordo pista, ci sciogliamo di fronte a cotanto ardore.
Settembre, scuola materna, primo giorno di inserimento.
Danielone e Alice si ritrovano, in inserimento nella stessa classe, insieme ad un altro compagno, Andrea, detto (Andre-)Uccio. Alice dopo un vago smarrimento iniziale dovuto a leggera impressione di abbandono materno, si lascia alfine travolgere dalla passione con il suo fidanzato, ormai storico.
Ottobre, scuola materna, interno mattina.
Alice e la sua mamma arrivano trafelate a scuola, scansando un Suv bianco che cerca di travolgerle sulle strisce pedonali, entrano in classe sul suono della campana della chiesa che scandisce le 9.
La maestra Elisa, detta Tosca, le accoglie come sempre col sorriso. “Per fortuna sei arrivata Alice, Uccio è seduto a quel tavolino da solo da quasi un ora. Ogni due minuti mi chiede: dov’è Alice, non viene oggi Alice?”.
Danielone è seduto sul tappetone di fianco all’ingresso, guarda alternativamente Alice con sguardo torvo e Uccio con sguardo di sfida.
Qualche giorno dopo.
Alice entra in classe e va direttamente da Uccio. Danielone l’aspetta come sempre sull’uscio. Il suo sguardo è un pozzo aperto sul suo cuore infranto.
A 3 anni succede che un Uccio abbia la meglio su un One.
A 3 anni ci vuole un coraggio bestiale e un amore veramente folle per sostenere lo sguardo di un One.
Che One è in realtà un tenerone romantico, ma questo lo sappiamo solo io e voi.
firmatocarla says
L’amore sei treenni è totale, sconfinato, incondizionato. Mia figlia all’asilo si è sposata quattro volte…con lo stesso poveretto, per altro…
Siro says
Sposata in che senso?
Io ricordo bene gli amori dell’asilo. Sono stata combattuta per tutti e 3 gli anni fra due bambini. Combattuta non è la parola giusta, perché ci stavo molto serenamente nella mia bigamia.
firmatocarla says
Sposata nel senso che ci sono stati quattro matrimoni, con cerimonia cui tutti i compagnetti della scuola erano invitati, nel salone dell’asilo, durante la mezz’ora di gioco libero del mattino…
non so chi fossero le damigelle, ma so che la sposa e il prete erano interpretati dalla stessa personcina che trascinava letteralmente il novello sposo all’altare…ehmmm…mia figlia…
Siro says
Ma che spasso!!!
Anonymous says
Il mio è un uomo vero, ha scelto il classico “amore strumentale”: si è fidanzato con la cuoca!
e.
Siro says
Bravo lui! chiamalo scemo, eh!
Anonymous says
Ahahahaha che tenerezza questi bimbi !! Alice è troppo forte.. e tu Silvia mi fai morire dalle risate!!
Noemi
Siro says
Vedrai che presto toccheranno anche a te i primi amori, cara.
elinor says
Che tenerezza questi amori infantili! Noi adulti sorridiamo, ma io mi ricordo ancora della mia prima cotta… avevo quattro anni!
Siro says
Anche io. Ricordo il batticuore quando eravamo sdraiati nelle brandine per il riposino pomeridiano e lui mi prendeva la mano, e si addormentava così. Pure io, ma prima dovevo calmare il cuore impazzito.
la duchessa says
Sono molto orgoglios(n)a di comunicare a tutti voi che il mio piccolo grande omino è innamorato di una antiprincipessina. Masculona più di lui, selvaggia, indipendente, fuori da tutti gli schemi. Sua mamma, insomma 😀
Siro says
Evviva! a noi piacciono così, mica le principessine del cazzo!
la duchessa says
Esatto!!
Ultimamente ho avuto a che fare con un paio di principessine sul pisello, adulte purtroppo, e sghignazzavo fra me e me pensando al tuo post sulle principessine del cazzo 😀 😀 😀