Non capisco.
Ho controllato, le giornate sono ancora di 24 ore.
Eppure.
Eppure io faccio sempre le stesse cose, ma le giornate sono diventate più corte.
Sono almeno due settimane che vivo in apnea.
Normalmente la mia giornata è più o meno così: ci si sveglia tutti verso le 7, si scende a far colazione, Alice va al nido portata dal babbo, Dalia va giù dalla nonna, oppure torna a letto e va dalla nonna quando si sveglia (sulle 11).
Quindi una rassettata veloce alla casa, mi vesto e vado in ufficio: a 5 cm dall’armadio.
Lavoro fino alle 12.30, un po’ di pausa pranzo, poi continuo fino alle 16.30. Recupero le bambine e via al parco. Nei tre giorni in cui il babbo fa il turno di mattina, al pomeriggio posso fare una corsetta, sulle 18. A casa alle 7, cena, e via a nanna, Dalia alle 8, Alice alle 9.
La sera scrivo per il blog o per trashic, leggo gli altri blog, chatto con amici e amiche lontane. Almeno mezz’ora cerco di dedicarla alla lettura di un libro. In queste giornate ci sta in genere anche l’eventuale dentista o altro medico, qualche appuntamento di manutenzione ordinaria, la spesa e poco altro.
Ma.
Mi si è inceppato il meccanismo. Fino a qualche settimana fa le giornate filavano via abbastanza unte, da sole. Certo non riuscivo a fare tutto benissimo, però la casa era dignitosa anche se non brillava, al lavoro ero a pari, scrivevo 2/3 post a settimana (più i 20 che ho in bozza mollati a metà), passavo un paio d’ore ogni giorno con le bimbe.
Adesso mi sembra di correre in salita, controvento, con i piombi attaccati alle caviglie. L’entropia sta per inghiottirmi. La mia casa sembra esplosa, ho cominciato a fare il cambio degli armadi sabato e ho ancora il salotto invaso da scatole, maglioni, gonne in cui non entro.
Sul lavoro mi sento un criceto sulla ruota, giro giro giro giro giro giro. Arrivo a sera e non vedo la differenza con la mattina. Non mi vengono le parole, mi incaglio, inciampo, titubo, cancello, riscrivo e peggioro, ricancello.
Feedly mi dice che ho 334 post da leggere (ma quanto scrivete? quanto???).
Ho lo smalto sbeccato, e sono già al quarto ripasso, le mie gambe urlano “cerettaaaaaaaaa”, i capelli urlano “tagliamiiiiiiiii”. Le cosce matelassé mi pregano di ricominciare a correre con costanza.
Allora son partita da lì, dalle cosce matelassé. Sono tornata a correre. Vediamo se ricomincia a correre anche il cervello, e magari il tempo rallenta.
Perché ho controllato, le giornate hanno ancora di 24 ore.
Aggiornamento: Questo post partecipa al blogstorming sul tema “tempo“di genitori crescono
P.s. nei dieci minuti che mi sono serviti per scrivere questo post, feedly è passato a 337. Mannaggia.
mammagari says
Anche io spesso devo controllare. E pensare che non ho nemmeno dei figli…
Siro says
Ah ma tranquilla, mi succedeva anche quando non avevo figli, quindi deve essere proprio un’attitudine. Fai sempre le stesse cose e puf, un giorno il tempo comincia a non bastarti.
Delle volte mi succedeva la mattina prima di andare a scuola. Routine collaudatissima, sempre gli stessi gesti, per più di venti anni… eppure certe mattine mi toccava correre in continuazione e poi magari perdevo pure l’autobus, altre mattine facevo piano piano piano eppure ero pronta venti minuti prima. Boh.
Veronica says
Silvia, scusa eh, il post in realtà, come sempre, è ironico ma anche molto intelligente e non banale e quindi scusami se ti dico che sono morta dal ridere con la storia della ceretta! Sono riuscita a farla ieri perché me lo sono appuntata sull’agenda: “ceretta assolutamente”, avevo scritto. Perchè il tempo da dedicare alla mia persona ormai me lo appunto sull’agenda come fosse un impegno di lavoro, sennò scivola via come l’ultima delle ultime delle cose da (poter) fare.
Cos’è il trashic? E una grande curiosità: come te la cavi con cucinare? Quanto ci dedichi nella tua routine? Penso che lavorare a 5cm dall’armadio sia un gran vantaggio per certi ovvi versi, ma anche faticoso perché devi importi di separare il lavoro dalla casa, sempre “esplosa”, che ti circonda e magari ignorarla, se riesci. Se si è in ufficio è un pò più semplice.
Siro says
Infatti penso che farò una lista di cose da fare per me e ne sceglierò almeno una alla settimana da fare assolutamente.
Trashic è un bellissimo sito/blog di mammafelice e caia coconi, con cui collaboro con un post a settimana, domani ci sarà proprio un post mio. comunque se vai sulla colonna qui a destra e clicchi sul simbolino di trashic, ti si apre il sito con tutti i post che ho scritto finora.
cucinare? what’s cucinare? a pranzo siamo solo io e dalia, pappa per lei e “open the fridge” per me, o al massimo pasta all’olio. La sera ho deposto le armi, visto che Alice ultimamente vuole solo pasta o wurstel o stracchino e che mio marito una sera sì e una no torna dal lavoro alle 10. Faccio solo cose semplici: una zuppetta, un’insalatona, una fettina con verdura, insomma roba che io non debba cucinare per più di dieci minuti.
Veronica says
Andrò a vedere trashic, nel suo insieme e ciò che hai scritto tu.
Ho letto che hai mal di denti e preso antibiotici, normale che tu sia più affannata, allora. In effetti per tenere in piedi il meccanismo di correre ma con zen bisogna essere in bolla perfetta.
Siro says
Ecco il mio post di oggi, Veronica: http://trashic.com/2013/05/get-the-look-lo-stile-hitchcock/
Veronica says
ps Comunque se leggi Kosenrofumama vedrai che ha da poco scritto un post sul correre e affannarsi col multitasking versus fare una cosa per volta coi propri tempi. Non ho ancora scritto il mio commento perché, pur sposando nel profondo la sua teoria, che è pure la mia, sarei stata “sovversiva” e poco rassicurante, perché è un periodo nel quale io, più che mai, accavallo tutto e corro. Col sorriso e più zen che posso, ma corro.
Siro says
certo che leggo Kosenrufumama, ma è con la K, quindi è a metà elenco, quindi sono indietro di non so quanti post… 🙂
Ecco, il mio problema in questi giorni credo proprio che sia che ho perso lo zen per strada.
E che sono un po’ esaurita (ho fatto anche una settimana di antibiotici), quindi tutto quel che faccio mi sembra una fatica assurda.
elinor says
Coraggio Siro! Questi momenti capitano, bisogna avere un po’ di indulgenza verso noi stesse. Abbiamo il diritto di essere stanche! Stringi i denti e abbi pazienza: “ha da passà ‘a nuttata”!
Un abbraccio solidale
Siro says
😀 è proprio i denti che non posso stringere, mi fanno un male cane. dopo una settimana di antibiotici sono tornata dal dentista. appurato che non è un dente del giusidzio (il dolore è quello), non ne siamo venuti a capo. dalle lastre non c’è nulla. eppure.
Grazie per l’abbraccio. Ne abbisogno.
elinor says
Stai con il mal di denti e ti meravigli perchè vivi in apnea e non riesci a far tutto? Direi che è normale! Conosco persone ( che non a caso non sono madri…) che per molto meno si rintanano in casa a non far nulla e a lamentarsi tutto il giorno. Direi che stai facendo il massimo, cosa pretendi da te stessa. Per questo problema dei denti mi dispiace moltissimo e spero che si risolva presto, deve essere una vera tortura!
Ti abbraccio ancora più solidale!
Siro says
Più che i denti in sè mi sa che sono le varie droghe che assumo per contrastarlo…
Perché qui non ci sono le amabili faccine che si rotolano dal ridere?
PrecariaMamma says
tutto ciò significa che è tempo di ferie, that’s all
Siro says
Macché ferie! sono nel pieno di due lavori importanti (= mi pagano) e altri due stanno per arrivare (la settimana prossima). Poi ho il vaccino della piccola (stress stress stress), la festa del nido in cui io faccio pure la recita (sono la nonna che fa la Ciambellina, presente?), un corso intensivo di due giorni 9-18.
Le ferie sono previste per fine giugno (son caduta dalla sedia mentre lo scrivevo).
mammapiky says
Sono sempre 24 ed a volte direi anche di meno!!! Io mi sono rassegnata al ritardo e non e’ una bella cosa!!! Bellissimo questo blog…:-))))
Siro says
La cosa di cui non mi capacito è che ci siano giorni in cui le stesse cose ci stanno e altri in cui non ci stanno. Credo sia proprio una questione di energia. Grazie Piky, benvenuta 🙂
caia coconi says
Come vedi sono in ritardo anche io sulla lettura dei post.
sono in ritardo su tutto. ma non sto correndo. anzi sto sorrendo solo con le scarpe da ginnastica. per il resto sto ‘babbando’ come si dice dalle mie parti e sono incazzata nera. ecco.
qual e’ la cura dottore?
secondo me dovremmo essere dirimpettaia verrebbe tutto piu’ semplice.
Siro says
Che vuol dire “babbare”?
caia coconi says
guardare intontita nel vuoto 🙂
lady says
Io non ti ho aiutata in questo periodo allora, ho scritto ben 2 post!!! Mi avevi chiesto se non scrivessi più…eccoti accontentata, cmq io sono il criceto che gira con te!
Siro says
Ma ciao!!!!
Che bello che hai ricominciato a scrivere nel blog, devo avere smarrito per strada il tuo feed (ma solo a me si cancellano feed a caso, in compenso alcuni non si cancellano nemmeno con la mannaia?) perché non ho visto i due nuovi post, vado subito a reinserirti.