Ma se Cappuccetto non fosse più rosso, il lupo cosa sarebbe?
Ad esempio, mettiamo che il cappuccetto fosse bianco e che
Stamattina ci siamo svegliati e, aprendo la finestra, siamo stati accecati da tanto bianco, la neve era caduta durante tutta la notte e aveva coperto ogni cosa.
In questo caso non si vedrebbe proprio niente, né la cuccia del cane, né il sentiero, né il bosco. Si vedono solo gli occhi di Cappuccetto Bianco mentre va dalla nonna Candida
Cappuccetto fa strani incontri: il pottore Bianconi che ha perso la scatola dei colori. E da chi lo manda Cappuccetto? La risposta è facile. Dalla protagonista di un’altra favola, che ha sempre a che fare con la neve.
Ma in tutto questo bianco, il lupo? Anche il lupo è bianco, lo si sente ululare, ma dov’é? E perché ulula così?
Sta molto male perché ha fatto una indigestione di nonne e adesso deve mangiare solo riso in bianco. Povero lupo. Ma dov’è? Non si vede niente.
In tutto questo bianco, il lupo non vede Cappuccetto e Cappuccetto non vede il lupo. Evviva, nessuno spargimento di sangue, che in tutta questa neve sarebbe stato fotogenico ma un po’ cruento. A noi ci piace (rafforzativo) così, decisamente.
Ma… e la nonna?
Trovata la casa in tutto quel bianco, Cappuccetto ha la sorpresa di trovare un cartello appeso alla porta:
sono andata nell’Africa nera, tornerò in estate, ciao, non piangere.
Fighissima questa nonna. Cappuccetto diventa rosso per la sorpresa, verde per non aver trovato la nonna, viola per il freddo. E la chiusura è folle, come tutta la storia.
Il libro è tutto bianco, compresa la copertina, e l’unica illustrazione che c’è, è quella che vi ho mostrato.
Serve che mi dilughi su quanto mi piace?
Ha tutto quello che mi garba: c’è un’idea, che porta a un ribaltamento di tutti gli stereotipi. Certo mancano le illustrazioni, ma sono state sacrificate sull’altare di un’idea fortissima. E questo non è l’unico di questo genere eh, Munari ha fatto molti libri bizzarri, tra cui una serie di “libri illeggibili“.
Bruno Munari
CAPPUCCETTO BIANCO
Pagine: 24
collana: Bruno Munari, 22
Prezzo: € 9.00
Edizione: Corraini, 7a ristampa, Gennaio 2013
Cappuccetto Bianco fa parte di una trilogia, insieme a Cappuccetto Giallo e Cappuccetto Verde.
Non siete curiosi di conoscere Lupo Verde e Lupo Giallo?
caia coconi says
io li adoro quei libri
e di munari ho diverse cose…
mi piacciono i post share the book
ne ho qualcuno in bozza pure io…
Siro says
Munari è un genio immenso. Volevo fare un post unico con tutti e tre, ma si sono fatta prendere la mano e veniva una roba lunghissima. Allora l’ho spezzato in tre parti.
:-*
Anonymous says
Confesso la mia ignoranza, non conoscevo questi libri. Grazie per questo post.
Stavo proprio cercando qualche libro di favole non stereotipate per mia figlia.
Però non ha nemmeno tre anni: sarà pronta per un libro senza figure? Dici che posso provare?
Ultimamente mia figlia è fissata con la Bella Addormentata in versione Disney che io ho sempre detestato (regalo di mia suocera, grrr) e vorrei distoglierla un po’ da principesse e affini.
Si accettano consigli!
Buona giornata
Elinor
Elinor
Siro says
Guarda Elinor, questi libri io li ho presi che ancora non avevo nemmeno in mente di avere figli e che mi venisse questa fissazione per i lupi, che ho solo da dicembre, quando è nato questo blog, quindi non li ho coprati per lei. La favola di cappuccetto rosso le piace molto, e avendo lei questa fissa di attrazione/paura/repulsione per i lupi ho provato a proporle delle alternative, proprio perché non si fissasse che il lupo è cattivo e stop. Cappuccetto Verde le piace, il Giallo un po’ meno, il Bianco l’ha fatta molto ridere proprio perché non si vede niente. Gliel’ho letto il giorno che aveva fatto la neve, quindi ha capito il gioco. Non è comunque una favola da leggere a ripetizione ecco. Comunque lei ama da morire qualsiasi libro, proprio l’oggetto in sè, spesso si prende il mio libro dal comodino e ci vuole dormire assieme.
Io approfitto di questa sua passione e le propino un sacco di libri che piacciono a me. Ogni tanto poi la porto in libreria e faccio scegliere a lei direttamente, cercando di sviarla dalle monnezze. Adesso è in periodo Peppa Pig, quindi l’ultimo libro comprato è stato quello, ma per compensare io ne ho preso un altro strabello che vi farò vedere magari prossimamente: http://www.amazon.it/gp/product/8865790113/ref=oh_details_o00_s00_i05?ie=UTF8&psc=1.
Non è adatto alla sua età, ma la sera si appoggia sul mio petto e se lo fa leggere, è pieno di colori, non so cosa capirà ma le illustrazioni sono bellissime.
Fiabe non stereotipate ce ne sono a bizzeffe! Però ne conosco di più per bimbi un po’ più grandi, senza figure insomma.
Elinor says
Sicuramente proverò a leggerle cappuccetto verde, che dal tuo post mi sembra più fruibile di cappuccetto bianco.
Sai che anche la mia è fissata con il lupo? Dice addirittura che lo vede sopra il suo letto o dentro lo sgabuzzino. Dirle che il lupo non esiste non è tranquillizzante per lei, dal momento che nella sua immaginazione il lupo è vero e reale. Cerco di trasformare la cosa in gioco, cacciando via il lupo e lei a quel punto mi conferma tutta contenta che il lupo è andato via.
Mia madre faceva lo stesso con me (nel mio caso vedevo streghe dappertutto). Il fatto che mi prendesse sul serio era molto rassicurante.
Anche il lupo nelle fragole è una bellissima immagine, quasi quasi le cito tua figlia… Che poi in fin dei conti a me i lupi veri stanno molto simpatici, sono animali braccati dall’uomo, altro che cattivi!
Siro says
Infatti, è un po’ lo spirito del blog… e della mia vita.
anche io amo molto i lupi.
pensa che mia madre quando Alice tira fuori la storia del lupo le dice di sparare tatatatatà. idem coi mostri (dopo che io le ho pure fatto vedere Monster e co.) che tristezza.
Valentina says
Scusa l’intromissione siro ma posso suggerire ad anonimo una collana di libri-gioco
di favole classiche ma , in qualche modo innovative che di sicuro tu conoscerai? E’ un progetto ormai collaudato ma ancora interessante per bambine che amano le favole della tradizione ma con mamme che non soffrono Disney, si tratta di “carte in tavola” della fatatrac. noi abbiamo raperonzolo e c si diverte tanto a leggerla con me!
Siro says
Ma fai benissimo! Grazie dell’indicazione, non le conosco nemmeno io, ora vado a vedere.
Siro says
Sai che mi sa che ne ho uno? l’ho comprato in una delle ultime spedizioni in libreria, poi non l’ho più visto, chissà dove l’ha messo Alice. è una Biancaneve fatta tutta di carte, con la favola dietro giusto? l’ho preso perché aveva illustrazioni molto belle e ho pensato che potevamo usarlo anche per giocare, mescolare le carte e raccontare una fiaba diversa.
Elinor says
Ottimo suggerimento!
Cercherò sicuramente questa collana, grazie!
Mariella says
Ma un libro fuxia esiste???
Siro says
Mariella che bella idea! hi hi hi (ghigno soddisfatto, rotelle che girano…)