Oh, bello il post di Caia di oggi su Traschic. Lo faccio anche io.
Attenzione: questo è un post che parla de robba. No sentimenti, roba materiale.
Nel 2012 sono stata per metà panzuta e per l’altra metà pure. Con la differenza che nella prima metà la pancia era abitata e quindi tonda, gagliarda, vestibilissima, nella seconda metà invece era ‘na sacca sfrancicata. E lo è ancora.
Così giusto per non farci mancare mai la lamentatio quotidiana.
Vabbè, comunque, mentre nella prima metà dell’anno mi sono vestita benissimo e senza problemi, anche grazie ai consigli interiorizzati in questi ultimi anni di frequentazione del suddetto sito, nella seconda metà invece ho avuto abbastanza problemi. Perché, diciamocelo, #lapanciatifabella, ma #labuzzamicatanto*.
Piccola parentesi motivatoria quotidiana.
chiusa parentesi.
Riprendo il filo… dunque, i vestiti uno schifo quindi? Se sono vestita un po’ informe, almeno curiamo il resto.
Se il motto delle traschiccose è “parti da quello che hai” io ho pensato: viso e capelli. E piedi, ma d’inverno brrrrrrrrrr.
Quindi ho buttato tutta la mia vecchia trousse e ho mandato un megahelp alla mia amica Rascal per farmi aiutare nella riscostruzione, e avevo voglia anche di variare il mio trucco standard (fondo liquido, cipria, eyeliner, stop). Lei è un guru assoluto, che Clio al confronto è la Sora Lella, oltrettutto lavora pure nel campo. Mi ha dato due dritte.
Quindi mai più senza un bel trucco.
Ora mi trucco tutte le mattine anche se devo andare solo a portare Alice al nido. E rimango truccata fino a sera. Almeno se ho occasione di uscire anche solo 10 minuti sono a posto e carina.
All’ingresso di scuola fa la differenza fra mamma-casalinga-sciatta e la libera-professionista-che-lavora-da-casa.
Assolutamente irrinunciabili:
- Il primer occhi: no cioè dai. Io ho vissuto trentanshfkjndjhfi anni senza usare un primer occhi. Come ho fatto? Quello nella foto è urban decay. M E R A V I G L I O S O. Io l’ho preso neutro ma c’è anche colorato e si può usare al posto dell’ombretto. Dopo questo vi potete truccare anche coi pastelli a cera di vostro figlio e il trucco resiste fino a sera senza creare l’orrendo deposito nella piega della palpebra (leggere in tono QVC).
- L’eye liner della benefit. Se non me le diceva Rascal ‘ste marche io avrei pensato che fossero robe sgrause. Invece che qualità meravigliosa. Ho provato tanti eyeliner nella vita (tono QVC on) ma nessuno così. Pennellino sottile e preciso, inchiostro perfetto. Si può lasciare così o sfumare e non si scrosta (odio l’eye liner che si scrosta!).
- Il fondotinta minerale e il suo bellissimo pennello kabuki. Prima di ottobre io conoscevo solo il teatro kabuki. Il pennello kabuki, ah ah ah, non scherziamo! Invece esiste e mi piace un casino la mattina spennellarmi la faccia. Mi sento very professional e non mi sporco le mani. La mia pelle ringrazia, mai stata così luminosa.
- Mascara YSL. Sicuramente è bellissimo, ma io ho ciglia inesistenti, quindi non è che veda molto la differenza. Per questo motivo ho comprato il piegaciglia, mi dicevano “vedrai!!!”. No. Non vedo differenza neppure col piegaciglia.
Quello che non c’è nella foto è un bellissimo cofanetto di ombretti della Kiko, collezione Lavish Oriental, e un po’ di pennelli, sempre Kiko. Ora la mattina mi trucco in 5 minuti e sono a posto fino a sera.
Il secondo mai più senza: la frangia. Ho provato a stare senza, ma non ce la faccio, la amo, l’ho rivoluta e ora non la lascio crescere più. Prometto.
Il terzo: la piastra GHD. Ho capelli lunghi e lisci, ma pieni di lecchi strani. Sono arrivata alla mia veneranda età (trentasdnmihoòjel anni) senza avere MAI usato una piastra per capelli.
Rascal mi dice: solo GHD. Quella è LA piastra. Costicchia ma li vale tutti, se prendi qualcos’altro son soldi buttati via.
Rascal santa subito. La uso tutti i giorni. Anche io che ho manualità zero. In 5 secondi una frangia che sembra appena uscita dal catalogo l’Oreal. Entro all’asilo scuotendo la chioma e dicendo “perché io valgo” e al mio passaggio la folla si apre come le acque al passaggio di Mosè. Sì certo, come no.
Mi sembra di sentire le mie figlie, che si rileggono questa pagina fra vent’anni e dicono “vedi mo’ Dalia, cos’era quella cosa che mamma si portava sempre appresso! Te l’avevo detto che non poteva essere un vibratore!”.
ma non è anche bellissima? |
Ah come mi sento a posto. E ormai è tormentone, l’autostima di prima mattina un toccasana ti scatena un effetto galvanico nella persona tiene l’alta opinione di te chissà perché, chissà perché anche sugli altri funziona ci vorrebbe come cura quotidiana si sprigiona nel corso della giornata ed è strana ti si dona ti accorgi che persino l’inspiegabile ti si perdona (cit.).
Quindi altro must assoluto che mi voglio portare dietro nell’anno nuovo è l’autostima. E voglio anche continuare nel percorso per liberarmi dalla paura di essere giudicata. Parola d’ordine: apertura (ci credete che mi sono iscritta a facebook a ottobre 2012?).
Ecco, lo sapevo che finivo per cadere nell’astrazione.
Beh, ormai la frittata è fatta. Quindi aggiungo l’ultima cosa, giusto per farvi cariare i denti.
#Maipiusenza la mia seconda palletta di ciccia. Ma come ho fatto a vivere trentascngyugwjli anni senza di lei. Funziona più delle palline antistress, e ne ha la stessa consistenza.
#Volentierisenza: i 12 kg che ancora mi porto sul groppone. In questo 2013 voglio ritrovare il mio corpo e trovare un nuovo stile, o rinnovare il mio vecchio, che mi piaceva. Voglio buttare via senza remore tutti i vestiti pre e post-maman e diventare portatrice sana di tacchi.
Chi ben comincia è a metà dell’opera e io ho appena comprato 3 dico 3 paia di scarpe. Questo il primo.
Mamma come sono TANTE queste scarpe. |
#Maipiusenza post come questi, eh. Ne sentivate proprio l’esigenza neh?
Roberto sei arrivato a leggere fino a qua? Non ci credo.
*dicesi “buzza” un ventre prominente e orridamente sbudinante.
Giulia says
Da caia ho messo un mio maipiùsenza che era
1. Mai più senza unghie cortissime e smalto scuro, ma aggiungo anche cambiato anche ogni due giorni…
E quoto il tuo
2. Mai più senza piastra GHD..pensa che io sono arrivata a ……ant’anni senza!!!!
Me ne verranno altri….
Siro says
Mamma, lo smalto… Sospiro. Riuscirò un giorno anche a rimettere lo smalto. Adesso ho sempre le mani a mollo, tra biberon e culi da pulire. Se va di lusso metto una base mavala che dà una parvenza di ordine.
Nel bidone è finita anche la mia collezione di smalti. Avevo ancora il mio primo smalto blu, anno 1995.
Valentina says
Maipiùsenza: la mia vita prima delle gravidanze! Non rinnego niente ma due sono sufficienti e voglio tornare nel mio corpo e possibilmente anche nella mia mente il prima possibile!So di trovare conforto in questo blog…!
Siro says
Ah sono pienamente d’accordo! Io guardo la bilancia e urlo “esci da questo corpo!”. Ho l’equivalente di mia figlia di due anni e mezzo da smaltire. Cavolo. La differenza si sente fra quando ce l’ho in braccio e quando no.
Comunque sì cara, qui sfondi un open space.
mammafelice says
Grande!! 😀
Siro says
Urca che passata di qui pure la Barbara 😀
Lisa says
Ciao Siro, ti vedo nei commenti su trashic e finalmente ho trovato il tempo di passare a vedere il tuo blog. Sei simpaticissima! Devo dire che in quest’ultimo post ho preso appunti, eyeliner e piastra da provare. Ringrazia Rascal anche da parte mia. 🙂
Siro says
Grazie Lisa. Anche io passerò da te, mi ripropongo sempre di approfondire le conoscenze di Trashic…
Rascal è una grande! Rascal ci sei? se ci sei batti un colpo.
La piastra è supermegauau.
A prova di bionda, come direbbe la nostra comune amica Giulia (per giunta bionda e laureata).