Si proprio a te, che la mattina mi guardi con quella faccia di disprezzo, ma io so che è solo malcelata invidia.
Ti incontro sempre la mattina, tu porti i tuoi marmocchi alla “comunale” (le virgolette mi servono per prendere le distanze, un po’ come il guanto per raccogliere le deiezioni del mio chiuaua), quella che sta proprio di fronte alla scuola Steineriana dove vanno i miei pupilli.
Che poi chi sarà mai questa Steineriana, sarà una santa minore del calendario; io comunque li mando lì perché è lì che sono andati i figli di.
Ti ostini sempre a parcheggiare la bicicletta sul marciapiede dove parcheggio il mio Suv. Ma non lo sai che non si possono lasciare le biciclette sul marciapiede? Pensaci bene: marcia-PIEDE. E poi non si sa mai che mi righi il Suv.
Tu devi essere una di quelle che si trovano sui forum o sui blog di mamme e appesta l’esistenza di tutti lamentandosi che è grassa, che non dorme, che la sua casa fa schifo. Magari osi anche consolare le altre, lagnose come te e dire che la mamma perfetta non esiste.
Io non vi capisco.
Veramente.
Seriamente, non vi capisco, ma che ci vuole?
Io ho due bellissimi bambini. Un maschio e una femmina naturalmente.
Biondi, coi boccoli.
Si chiamano Maria Stuarda e Vittorio Emanuele Maria, quest’anno forse li avrai visti nella campagna Polo Ralph Lauren S/S 2013. Ah ma forse tu non leggi Vogue.
Ho una casa tirata a specchio coi pavimenti lavati col lisoform che noi la sera mangiamo tutti sdraiati per terra.
E io?
Beh io sono uno spettacolo, ne sono consapevole.
A soli 3 mesi dal parto sono rientrata nei jeans della terza elementare.
I miei capelli, sempre freschi di shampoo, folti e fluenti, suscitano invidia in tutte le mamme che accompagnano i loro bimbi cisposi e moccolosi alla “comunale”.
Non scendo mai dal tacco 12, né al lavoro (sono manager di una multinazionale) né tantomeno in casa, non sia mai che mio marito mi trovi sciatta quando torna la sera!!!
Cucino pranzi e cene di 4 portate per me, mio marito, la mia bimba grande e spesso anche per 12 parenti di passaggio. In quel caso mangiamo per terra anche a pranzo perché il mio tavolo è da 11 (nessuno è perfetto).
Oggi per esempio mangiamo la maionese fatta in casa. Mi rompo le uova direttamente sul sedere, tanto è di marmo, e poi sono talmente tonica che le sbatto a mano, con le dita proprio, intendo.
Mi chiamo Maria Sofia, ma gli amici mi hanno sempre chiamata Maria Sssoffiga, chissà poi perché.
Siamo diverse, ma possiamo essere amiche, vuoi?
In fondo siamo tutte e due mamme.
No?
le foto sono ©Gilles – Marie Zimmermann/H&K, da vanityfair.it.
Giulia says
Tu mi fai morire!!!
😀
Alexa says
…rotolo!!!!!!!!!!!! :))
PrecariaMamma says
ah ah ah! Guarda che mi sono riconosciuta, potevi anche mettere il nomi veri. È stato per il dettaglio del sedere di marmo
Siro says
@PrecariaMamma Cavolo, mi hai scoperta subito. Non ti sei offesa però vero?
Pensa che cercavo delle foto da mettere su questo post, perché non ho foto tue, e sono incappata in queste della martines, pare di un servizio proprio sull’ultimo numero di vanity fair. Io sono abbonata quindi mi arriverà fra 20 giorni.
Giulia e Alexa: andate a leggere il pezzo sul sito di vanity fair. Quello fa veramente ridere. Il bambino di 3 mesi è stato angelico per tutte le 8 ore del servizio, probabilmente non caga come tutti i neonati, perché lui è chic. La fa al sandalo e non inteso come birkestock tarocca di tuo marito. E alla fine dell’intervista ha stupito tutti dicendo “Hugo”, che è il suo nome.
A tre mesi.
Certo.
Allora lo dica che l’ha preso all’Ipertoys.
Vi ho risparmiato la foto in cui allatta con stola di marabù, ma magari ve la sfodero alla prossima avventura di MariaSssoffiga.
Anonymous says
Siro………….sei fantastica!!!! Io mi diverto troppo a leggerti….e in questo mio momento di “sciopero” me lo gusto ancora di più!!!!!:-) Deb 757
Siro says
Ma grazie Deb, sei sempre molto carina con me.
Any says
ahahahaahah bravissima 🙂
Siro says
Hey. Grazie. Mi hai trovata 😉