May all of your dreams come true I want this for you They're gonna come true (gonna come true)Questa è la canzone che ho chiesto di mettere su, in macchina, all’alba del giorno in cui i miei sogni si stavano avverando. All’alba del giorno che in cui mi sono alzata col pancione e sono andata a letto abbracciando il mio piccolo sogno rosa avvinghiato al seno.E ho pianto, come piango ancora, a quasi due anni di distanza, al ricordo di quell’emozione così profonda, così indicibile, al pensiero che stavo per diventare madre. Nessuna paura del parto, ero ben consapevole che quello che mi e poi?
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Orizzonte orizzontale
Come qualcuno già sa, sono stata allettata. Nel senso che mi hanno proprio messa a letto. Qualcuna ha insinuato che io sia vittima della sindrome di Pollyanna.Ma chi??????? Io?????????Assolutamente no!La verità è che ho potuto approfittare di questa sosta forzata dal lavoro per riposarmi e per crescere come persona.Per cui vorrei rendervi partecipi della mia giornata.Dopo giorni piovosi merdosi, io sono al confino e che fa? Una bellissima giornata di sole.Ma visti i miei orizzonti piuttosto limitatiMi sono filosoficamente chiesta: “e mo’? ‘sa faz?”Beh, intanto ho potuto notare che e poi?
A volte confondo ancora amore con rumore
La lingua di Alice in evoluzione è fonte continua di divertimento e stupore.Perché è una finestra aperta sulla sua mente, sul suo modo di ragionare bambino. E geniale.Ora ha un anno e 9 mesi. Se “questa” è “chetta” e quella è “chella”, allora la forchetta è “forchetta” se è in mano di Alice, ma è “forchella” se è in mano a mamma.Io sono indubbiamente “mamma”, e il mio compagno è indubbiamente “babbo”, ma se siamo insieme per lei siamo “bamma” o “mabbo”, insomma un’entità unica. Che bimba romantica.La mamma (che poi sarei io) sgrida sempre la nonna perché parla ad Alice usando diminutivi per e poi?
Auguri e figli maschi. Ma anche no.
Ho sempre pensato che la tipica frase “Auguri e figli maschi” non fosse altro che una sorta di sciatteria, di pigrizia lessicale e pertanto mentale.Una di quelle cose che si dicono mica tanto perché ci credi, ma per risparmio cognitivo, per economia. Una di quelle cose che le dici prima di averle persino pensate, che ti escono così, meccaniche. Come dire “etcì” “salute!”. Allora “auguri” “e figli maschi”.E INVECE NO!Me ne ero già accorta quando aspettavo Alice:"Maschio o femmina?""Femmina""Ah vabbè, l'importante è che sia sana" Ve lo giuro. E non me l’ha detto una persona sola. Alcune e poi?
Caro Babbo #2
Caro Babbo, anzi babbone, Ciaaaaaaaaaao! Questa è già la seconda volta che festeggiamo la festa del papà. Che poi io mica lo sapevo cosa vuol dire festa del papà, ma poi la mamma mi ha detto che papà è come dire babbo. E poi mi ha detto anche che me l’aveva detto anche l’anno scorso, ma io ero piccola, cosa vuoi che mi ricordi!Adesso invece sono grande, ho già 20 mesi e io e te ci divertiamo un sacco insieme. Perché facciamo tante cose! Mi porti al parco, sull’altalena, sullo scilolololo, sul cahallo. E poi mi porti a fare la spesa nel cahello. E poi a vedere i piccioni. E i lioni di e poi?