Cara Alice,
hai undici mesi e sei uno spasso.
Corri come una matta con il girello, prendi la rincorsa e ti lanci contro gli spigoli: ricordami di portarti sull’autoscontro quando cresci un po’.
E se cerco di prenderti, mamma mia come scappi. Sei curiosissima e dall’alto dei tuoi 75 cm cerchi di aggrapparti alla penisolina della cucina, al tavolino del notebook, al tavolo da pranzo, per vedere cosa sto facendo.
Spesso non vuoi la tua pappa buonissima, fatta di verdurine amorose, stelline multicolor e ciccia tenera per poi urlare AH! perentoria all’indirizzo del mio tristissimo orzo con zucchine bollite. Ma si sa, la pappa della mamma è sempre più… verde (nel vero senso della parola). Contenta tu.
la tua prima piadina |
Fai un sacco di smorfie, non so da chi hai preso questa mania delle boccacce!
Adesso poi cerchi di imitare tutto quello che dico e, si sa, io non sto zitta un minuto, quindi sei già bravissima a far piangere qualcuno quando lo chiami babbo, la mattina mi chiami decisa: mamma!, ridi e tutta soddisfatta mi dici pappa!.
E fin qui, amore di mamma, sei brava ma niente di speciale. Però poi ci stupisci come la bambina più gentile del mondo, quando ci dici atziese ti passiamo un giochino, gnotte-totteprima di andare a dormire, tao a ogni nuovo arrivato e poi cahhhaaaaadandogli una carezza sulla guancia.
La nonna, poi, ha cercato di trasmetterti il suo amore incondizionato per il vino insegnandoti che l’acqua è chaccha.
La nonna, poi, ha cercato di trasmetterti il suo amore incondizionato per il vino insegnandoti che l’acqua è chaccha.
E ti prendi gioco di me e della mia risata rumorosa, ridendo come una scimmietta isterica dopo ogni mia “esplosione”. Hai una passione per il libro degli animali della fattoria e già riesci a imitare la gallina chochocho, il cavallo che sbuffa pfffffff, pazienza poi se il pesce non è muto ma manda i bacini. L’asinello sospirone hihohihohiho è poi una tua specialità da parecchi mesi ormai.
Non ne vuoi sapere di gattonare, strilli già se finisci a pancia in giù e sembri dire ah no poi, io non ci provo nemmeno. Infatti alzi braccia e gambe e rimani lì, in equilibrio sulla panza, come i pinguini che si lanciano in discesa sul ghiaccio. Solo che tu rimani immancabilmente ferma. Non ne vuoi sapere nemmeno di alzarti da sola.
Ma basta darti un ditino e ti scateni! Ma chi è Beyoncè in confronto a te? Lei mica agita la chioma con la stessa tua convinzione. Soprattutto con Fischia il vento. Se ti vedesse Lady Gaga son sicura ne farebbe una cover (The wind is blowing, the storm is crying… broken shoes but we have to go thére, to conquér the scarlet spriiing, where the sun of the future is shinìng) e ti chiederebbe di curarne la coreografia.
Non so se sia normale alla tua età, ma tu ci abbracci, con le tue bracciotte salsicciotte intorno al collo, e ci lecchi la faccia, ci dai i baci sul collo, proprio come noi facciamo con te.
E te li do sempre proprio lì, nella piega tra il collo e la clavicola, dove è più intenso quell’odorino buono che hai.
Mi piace pensare che sia il particolare profumo di una bimba felice.
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