"Sono il cervello destro. Sono creatività. Uno spirito libero. Sono passione. Bramosia. Sensualità. Sono il suono di una risata ruggente. Sono gusto. La sensazione della sabbia sotto i piedi nudi. Sono il movimento. Colori squillanti. Sono la pulsione di dipingere su una tela vuota. Sono immaginazione senza limiti. Arte. Poesia. Intuisco. Sento. Sono tutto quello che volevo essere."Diciamo "ciao!" al cervello destro. "Ciao cervello destro!". Sono appena stata dal dottore (quello dei rimugini, ricordate?). Stavolta mi ha detto che il mio emisfero destro se sta a magnà tutto il resto, corpo e poi?
Upside down.
La foto c'entra anche se forse vi sembrerà di no. E invece sì.Ché io sono tutta sottosopra. Sono stanca come non si può essere stanchi, ragionevolmente parlando.Ma la stanchezza fisica è il meno, è l'altra che mi preoccupa."Una montagna di sabbiacon sopra rucola a piacereeeee"Questa è la bellissima canzone di Alice stamane. Va tutto bene. La vita è bellissima.I cambiamenti spaventano, ma sono necessari."Ammettere i propri limiti vuol dire non temerli" cit. Sales, citazione a sua volta contenuta nel blog di Mariela, una bellissima persona che ho conosciuto venerdì, quando sono andata a e poi?
Quando hai smesso di sentirti bella?
Ricordo mia madre e una sua collega, in salotto. Parlano di me, l'amica dice "Tua figlia è veramente bella, di una bellezza da diva di altri tempi. Greta Garbo bambina". Io origlio dal bagno, mi guardo allo specchio, apro la vetrina, prendo il rossetto. Rosso. Lo passo abbondante sulle labbra. Mi accarezzo il caschetto lucidissimo. Mi guardo, intensa, negli occhi. Sono bellissima, sarò una grande diva, un giorno. Ho 6 anni.Sono sola in classe, sento i miei compagni schiamazzare in cortile. La testa appoggiata sulle braccia piegate, le lacrime mi sgocciolano sulle cosce, nude. Piango da ore, e poi?
Dove vado. Dove non vado. Dove vorrei.
Puff.Sarà l'anemia, saranno i rimugini nel cuore ancora da smaltire. Ma veramente pant pant.Mi sento come alla vigilia degli esami di maturità.Ecco, esattamente così. Sotto esame. Di chi? Mio suppongo. La cosa peggiore che mi potesse capitare, e al tempo stesso la migliore.Poche energie, da dosare, incanalare, organizzare e una montagna di cose da pensare, fare, progettare, incanalare.Voglia di buttare all'aria tutto l'esistente e liberarmi, rinfrescare, finalmente padrona di usare le energie per cose più soddisfacenti. E sono sicura che le energie tornerebbero a quel punto libere e fluenti, e poi?
Daaaai.
L'altra volta Dalia era rimasta a casa a dormire, questa volta ho deciso per lei: niente pisolino, c'è tempo per dormire. Viviamo il mare e il sole quando c'è.Ho fatto bene. Per lei e per me.Ché Alice che cerca la sua mano perché la vuole guidare a riscoprire il mare è un massaggio distensivo sulle spalle della mamma che ha procreato a poca distanza con il preciso intento e speranza di vedere quelle mani allacciarsi.Ché la sua gioia nel riscoprire la magia della risacca e il freddo dell'acqua maggiolina - che ti fa scappare ma poi la ricerchi - massaggia l'entusiasmo sopito dai rimugini nel e poi?
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