Ormai son passati eoni. Lo dimostrano gli strati di lana che indosso ora, mentre là avevo caldo con un leggero vestito di jersey di cotone. Ma ci tengo a raccontare un'esperienza così bella. Sono stata a Roma con le blogger, quelle vere, quelle che lo fanno di mestiere*. L'unica che conoscevo di persona, prima di arrivare là, era Caia. Avevo avuto un incontro fugace con Lucia una volta e qualche commento su Facebook con Laura. Per il resto il nulla. Erano per me entità astratte e incorporee. E sono state una bella sorpresa. e poi?
Son cose.
Certe volte penso di pretendere troppo da me stessa. Ma soprattutto pretendo le cose sbagliate. Non si può piacere a tutti, non a tutti quelli a cui piaci ti vogliono bene, non tutti quelli che ti vogliono bene te lo dimostrano, non tutti quelli che te lo dimostrano te lo dicono anche. Uno su mille non ti sputa in faccia. Sono già cose. A stare fermi si agitano meno le acque. Ma non si esce dalla palude. Ma non bere melma, alle volte, son già cose. e poi?
Trattengo. Rilascio.
Trattengo spesso il respiro, certe apnee mi bruciano il petto. Trattengo lacrime, forse per quello ho la cellulite, bisogna buttarli fuori i liquidi, ché poi gonfiano. Trattengo sentimenti, ma solo quelli negativi, non li voglio e non li esprimo. Come se tenendoli dentro facessero meno male. Ne fanno di più, invece. A me. e poi?
Non tutte le valli son di lacrime.
Il paese dove ci trasferiamo in estate, che poi è il posto dove si sono conosciuti i miei genitori, è un sottile lembo di terra, completamente ricoperto di pineta, stretto fra il mare e la valle. La nostra valle, che comincia qui e prosegue ininterrotta fino a diventare la laguna di Venezia, si chiama Pialassa. Il termine è dialettale, pare derivi da pia e lassa, cioè prende e lascia: la valle è fatta di acqua salmastra che prende e rende acqua al mare, regolata dalle maree. e poi?
Girasoli indifferenti.
Siamo tornati a casa, in città. Abbiamo gonfiato una piscinetta e l'abbiamo messa in giardino. Lo occupa praticamente tutto. Mentre le bimbe sguazzano io mi dedico al decluttering.Come ogni anno cerco di riprendere in mano la situazione spostando cose e buttando via il più possibile.Ho cominciato dai giochi delle bimbe. Ne ho fatti due scatoloni per il nido di Dalia.La prossima mission impossible è buttare via un'armadio per recuperare posto in salotto (prima era la nostra camera da letto). Eliminare un armadio significa dimezzare il mio guardaroba. Ce la devo fare.Si accetta l'aiuto di amiche e poi?
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