C’era una volta una bimba che era andata nella conta, nella conta di fiilaaa. Quando fa cadere in fondo gli altri bimbi colorarooonooo.
Il bimbo mettò tutto in disordine con tutta la tribù, la chella, la cinzia, la sedia, la pinza, i libri, il tappeto, i calzini, il giubbotto. Lo zaino! Gli stivali, i calzotti. E basta.
E niente affatto che arrivò tutti i suoi amici carli! “cosa stai facendo?” “sto mettendo una sedia qua sopra il tappeto e i calzini a volare e lo zaino a volare, e il giubbotto a volare, gli stivali a volare e i calzooottii a volaaareee.
I suoi amici vanno a chiedere al babbo di Pizza Pilla: “cosa hai fatto? Un disordine teribbile”. Perché un giorno che non hanno la testa si mettono a ribaltare la testa. Vediamo dov’è la loro testa, bambini, voi la vedeteeee? Qui la tiene, qui non la tiene, allora dobbiamo trovargliela, bambini.
“Ma un giorno che la fai, piccolo mio!”
Il babbo senza testa decide di fare a prendere una libra. Quando tutti venosseno con la mamma, il papà e il viso… non ce l’hanno, né la testa, né il furgoncino, né la macchina. Non possono guidare perché non hanno la testa. Non possono guardare di dieeetro, non possono guardare il bimbo. Niente.
Ma il suo giorno di scuola il babbo, la mamma e il papà lo porteranno a scuooola.
Il bimbo, che voleva il ciuccio, non se lo regolano di niente, guarda, visto?
Ma si arrabbia con una difficoltà. La bimba era arrabbiata perché c’era un leone graaande, grande e difficoltà.
La sua medica era buiata e andava a letto. Qua è arrivata un’altra bimba e ci scontiamo un po’. Il leone arrivò da quella bimba e la mangia nel boccone.
Qua, c’è una stella polare! Una stella polare che vi do amore e se la mangia una stella polare.
Come dici tu? [con voce grossa] Sono steeeelle i bambini. Ma quando c’era un filetto bellino, tutto difficoltà, il leone lo andò a mangiare.
Il cielo è tutto a mezzo mezzo qua, e qua? Mezzo anche qua, ma tanto azzurro con le stelle, stelle azzurre e difficoltà. Ma il bimbo si era sdraiato lì e dormiva taaanti giorniiii.
Ma l’altro giorno che lui si addormentò con la coperta e il divano, tutto sdraiato e con calma fare la nannaaaa.
È finitooo. Lo volete ancora bambiniiiiiii? Sìììì. Lo leggo di nuovo. Mamma è pronto?
Alice chiuse il libro e si scofanò un etto di pasta al pesto.
p.s. il libro letto da Alice le è stato dato dalla scuola, per il prestito settimanale. Dalla copertina mi par di capire che sia questo. Così, giusto se vi è rimasta la curiosità di sapere di cosa parla.
kate cc says
ma questa favola è bellisssimaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
hahahahahahhaa
meravigliosa Alice 😉
http://www.giokaconleo.blogspot.it
Siro says
ha un futuro come critico letterario, non trovi?
la prima lettura del libro che porta da scuola è fenomenale. Questa è la sbobinatura del video, che è E S I L E R A N T E. Perché oltre all’uso fantasioso di lessico e sintassi, c’è tutto l’apparato di facce e gesti.
Oggi arriva il libro nuovo. Non vedo l’ora!
firmatocarla says
Fantastica Alice!!! Me la immagino, tutta compita e super espressiva…
La trama… penso che andrò a leggerla, valà… ^_^
Siro says
Ah è meglio, perché dal suo racconto non si evince proprio. Comunque io la prima lettura la lascio fare a lei, così non la condiziono… e non mi perdo certe perle.
Cristina says
Mi fa morire!
Siro says
😀
Ma poi tu che la conosci e ti puoi immaginare la gestualità…
Anonymous says
Eccezionale!
E.
PS: quanto ti assomiglia!
Siro says
Dici? A me sembra tutto suo babbo. Grazie!
Anonymous says
Beh, il babbo non l’ho mai visto, ma nella foto di destra mi sembra identica a te!
e.
Siro says
Immagino tu mi abbia visto su instagram. Se guardi un po’ indietro e scartabelli ci deve essere anche qualche foto della sua faccia.
la duchessa says
Bella l’idea di far fare a lei la prima lettura: la suggerisco al Papa-à che è l’addetto alla lettura del libro in prestito del venerdì 😉 🙂
Mi domandavo se la registrassi, o come facessi altrimenti a ricordare questi voli pindarici (ho trovato la risposta nei commenti). Anche Giorgio, il nostro treenne, a letto, legge la storia a Nanni, il suo pupazzo-della-nanna aka “oggettotransizionale” (ma quanto dura ‘sta transizzzzione)…chissà cosa scoprirei sbobinandolo 🙂
Siro says
Esatto, l’ho sbobinata. La prossima volta se riesco isolo la traccia audio, oppure magari la riprendo da dietro 😀
DEVI registrarlo! Sai la tenerezza quando si riguarderà fra qualche anno?
MariellaSticazzi says
Ma Venosseno, è voce del verbo venare?
Siro says
Penso di sì. Ma non sono sicura 😄
Veronica. Mentre dormono. says
1) E’ meravigliosa
2) l’idea di farle fare la prima “lettura”: geniale. Domani sera anche io.
3)A mille ce n’è: lo sai che è in libreria ora, in due volumi di cui il secondo un pochino scontato?
4) ho postato la libreria frontale così te la vedi un po’ : si era persa nel vecchio blog
5) Baci
Siro says
3) in che sensp in due volumi? Io ho le singole fiabe, con il cd (ma da qualche parte devo avere anche i dischi…)
4) grazie!
5) ricambio
Veronica. Mentre dormono. says
Ah le hai già singole! Sono 2 raccolte di volumi con 10 fiabe ciascuno e i cd …
Anonymous says
Alice è troppo mitica !! Un amore veramente!
Anche io ascoltavo le fiabe “A mille ce n’è” da piccola… si trovano ancora??
Un abbraccio
Noemi